Avellino

Il mercato dell'Avellino sta per entrare nel vivo. Dopo il summit tra il presidente D'Agostino, il direttore sportivo Di Somma e il tecnico Braglia, che hanno fatto il punto sui calciatori candidati a vestire il biancoverde e sul sistema di gioco da cui si ripartirà, sta per iniziare la settimana che dovrebbe portare in dote, pur non avendo urgenza o necessità di comprare tanto per comprare, i primi annunci ufficiali (preso l'attaccante 2000 Messina). A dispetto dell'iniziale intenzione di giocare con una difesa a 4 si ripartirà, con ogni probabilità, dal 3-4-1-2 per non creare esuberi, non perdere gli equilibri raggiunti e con l'obiettivo di innalzare la qualità attraverso i 5, 6 innesti mirati, concordati, su cui verrà concentrato il budget. Un “fondo cassa” considerevolmente ritoccato al rialzo, rispetto alla scorsa stagione, per provare a vincere il campionato. Sul tavolo ci saranno, presto, i rinnovi dei contratti perché, fatta eccezione per Dossena, Maniero e Carriero, vincolati sino al 2023, bisognerà blindare celermente i confermati. Tra questi ci saranno, salvo colpi di scena, D'Angelo e Rizzo su cui si intende puntare. Anche Adamo è in odore di permanenza all'ombra del Partenio. Il sacrificato eccellente in mediana dovrebbe essere Aloi mentre è in bilico De Francesco. Ciancio non si discute, ma non gli dispiacerebbe riavvicinarsi a casa. L'Avellino è alla ricerca di un regista puro che, a meno di sorprese, non sarà Armellino che ha un ingaggio che sfora il tetto fissato dagli irpini.