Tutti in piedi ad applaudire Alessandro Sibilio. A Tallin il napoletano ha conquistato il titolo europeo under 23 nei 400 ostacoli con una gara pazzesca. I ritmi sostenuti, ma non fino in fondo, dei giorni passati avevano dato qualche indizio. Aveva frenato negli ultimi metri, quasi come se non volesse scoprire tutte le carte, quelle che ha messo in tavola nella finale dominando gli avversari. Il 48’’42, nuovo primato europeo della categoria, con cui ha chiuso la sua fatica è un crono da finale Olimpica. Ma ora è presto per pensare a Tokyo dove sarà presente anche nella staffetta 4x400 che sogna un’altra finale. Tornando alla gara odierna, Sibilio ha confermato la sua grande crescita. Ha gestito bene la prima parte di gara dove ha tenuto d’occhio l’lolandese Ramsey Angela e il tedesco Emil Agyekum, i due rivali maggiormente accreditati.
Nella parte finale è sembrato di rivedere Fabrizio Mori, con una padronanza sul rettilineo che può solo far sognare tutti gli appassionati di atletica leggera. Con il campione del mondo di Siviglia ’99, Alessandro Sibilio si è allenato in inverno. Ha fatto suoi i consiglio ricevuti e li ha messi in pratica negli ultimi mesi. Il primato italiano di Mori (47’’54) è ancora lontano, ma la strada davanti a Sibilio non sembra essere una salita impossibile da affrontare. I suoi due rivali Agyekum e Angela hanno chiuso rispettivamente in 48’’96 e 49’’07, segno evidente che in questa disciplina nei prossimi anni potranno essere protagonisti. Dopo aver tagliato il traguardo il campione partenopeo ha mostrato il suo pettorale. Un messaggio chiaro perché quel cognome sarà per tanti anni presente nelle gare più importanti al mondo.