“Se ho chiamato Emerson Palmieri? Non mi sembra giusto parlarne, ma potrebbe anche essere”. E giù risate. Luciano Spalletti, nel giorno della conferenza stampa di presentazione da allenatore del Napoli, ha trovato il modo di dire, non dicendo, quello che ormai non è più un mistero: Emerson Palmieri piace, non poco e da tempo, al neo-tecnico degli azzurri, che lo ha già avuto alle sue dipendenze ai tempi della Roma. Mentre il nazionale italiano si prepara a giocare la finale degli Europei contro l'Inghilterra, si susseguono i contatti con il Chelsea per metterlo a disposizione del mister di Certaldo. C'è un vuoto considerevole da colmare per arrivare alla “fumata bianca”. Il blues chiedono 20 milioni di euro per il cartellino del cursore di fascia mancina, in cima alla lista dei desideri per riempire il vuoto lasciato da Hysaj, svincolatosi e passato alla Lazio di Maurizio Sarri; Giuntoli è pronto a offrirne 8 o ad alzare leggermente la posta, ma con la formula del prestito dell'obbligo di riscatto. Una modalità di trasferimento, quest'ultima, che comporterebbe, però, per il Chelsea, la necessità di rinnovare il contratto in scadenza del calciatore. E, allora, la chiave può essere proprio il vincolo prossimo a esaurirsi (30 giugno 2022). Una condizione tale da poter favorire un incontro a metà strada, tra domanda e offerta, con buona pace di tutte le parti; il preludio alla cessione di Emerson Palmieri all'ombra del Vesuvio.
Napoli all'assalto del primo rinforzo per Spalletti
Il calciomercato degli azzurri entra nel vivo
Marco Festa