Benevento

La parte offesa, rappresentata dall'avvocato Antonio Di Santo, avrebbe voluto un'integrazione probatoria con la deposizione di un'altra persona, ma il gip Vincenzo Landolfi ha deciso, in linea con la richiesta del Pm, l'archiviazione dell'inchiesta. Riguardava due giovani ed un dipendente comunale di Guardia Sanframondi, indagati per falsa testimonianza in relazione ad un incidente stradale. Ne aveva fatto le spese, nel 2019, un 52enne che sarebbe stato investito in retromarcia dall'auto di un assessore del Comune.

L'episodio si era verificato dinanzi alla sede dell'Ente, ma non era stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza dell'ente, in quel momento non attive. Il malcapitato aveva fatto ricorso alle cure dei medici dell'ospedale di Cerreto Sannita e del Rummo, gli erano stati diagnosticati un problema ad una spalla e il 'colpo della frusta'. Il coinvolgimento dei tre indagati era scattato perchè avrebbero dichiarato che la vittima avrebbe bloccato la macchina battendo il pugno sul cofano.

Da qui l'avvio di un procedimento – un altro per omissione di soccorso e lesioni è a carico del conducente della vettura – sul quale ora è stata scritta la parola fine. Perchè – ha scritto il giudice - “gli elementi raccolti non consentono di definire con certezza la dinamica del sinistro”; inoltre, “non è parimenti possibile sostenere in giudizio la falsità delle dichiarazioni delle dichiarazioni testimoniali degli indagati”, difesi dagli avvocati Raffaele Benevento (sostituito da Cecilia Del Grosso), Massimo Scetta e Giuseppe D'Agostino.