Piero Braglia non ha mai, realmente, smesso di essere operativo. Impossibile, nel mondo del calcio, pensare a un distacco completo per chi è chiamato a entrare in maniera più o meno diretta nelle dinamiche di mercato. E, allora, ferie sì ma fino a un certo punto. I contatti telefonici con Salvatore Di Somma sono stati costanti e in un amen è arrivato il momento di spegnere il cellulare per parlare a quattrocchi. Domani, salvo slittamenti, è in programma un incontro nel quartier generale di Montefalcione per un summit che servirà a tirare le somme dei sondaggi e degli incontri avuti, finora, dal direttore sportivo. Un dialogo che sarà il preludio alle prime operazioni in entrata, pur senza dimenticare che all'Avellino non serve rivoluzionare l'organico, piuttosto non sbagliare un colpo rispetto ai 5, 6 calciatori necessari per compiere il fatidico salto di qualità necessario per competere per la vittoria del campionato, come promesso alla piazza. Insomma, è comprensibile che i tifosi bramino di abbracciare nuovi, potenziali, protagonisti, ma comprare tanto per comprare è l'ultimo degli errori che l'Avellino può, vuole e deve commettere.
Nella calma apparente che ha caratterizzato il periodo a cavallo tra la fine della scorsa stagione e l'inizio delle manovre in vista della prossima, sono state poste le basi per migliorare l'organico, pur senza dimenticare che sarà fondamentale pure cedere per favorire l'ingresso di “new entry”. Le attenzioni, nelle ultime ore, sono state calamitate dal ruolo di punta centrale. Sono tre gli entourage degli attaccanti con cui si dialoga per il ruolo di vice Maniero. E più di semplici tali: per vincere servono 22 titolari di pari livello. Vázquez della Virtus Francavilla piace e non poco, il suo contratto scade il 30 giugno 2022: i tempi per un addio ai pugliese sono maturi, decisamente meno quelli per un rinnovo e perdere a parametro zero il centravanti è un rischio che i pugliesi non vogliono correre. Stessa situazione contrattuale, 7 anni in più sulla carta di identità rispetto al classe 1993 per Saveriano Infantino della Carrarese, altro nome caldo. L'Avellino farebbe, però, carte false per prendersi Jacopo Murano, che ha chiuso in crescendo la sua ultima annata agonistica, conclusa con la promozione in Serie B del Perugia. L'ex Potenza non si muoverà a stretto giro di posta, vuole giocarsi le sue carte in Cadetteria e scenderà di nuovo di categoria solo a fronte di un'offerta irrinunciabile.