Benevento

Un'impresa edile e sette dipendenti che sarebbero stati assunti fittiziamente e poi licenziati per incassare l'indennità di disoccupazione. In tutto oltre 68 mila euro, percepiti indebitamente: una presunta truffa ai danni dell'Inps per la quale il sostituto procuratore Assunta Tillo ha chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio di nove persone.

Lo ha disposto il gup Vincenzo Landolfi, fissando per il 14 marzo del prossimo anno l'avvio del processo a carico di Antonio Torrillo, 56 anni, Angiolina Varrone '53 anni, entrambi di Pietraroja, Nadia Di Cerbo, 36 anni, di San Lorenzello, Francesca Rita Orsino, 45 anni, di Pietraroja, Lucia Zingone , 47 anni, di Cusano Mutri, Carmelina Frongillo, 35 anni, di Cusano Mutri, Giovanna Torrillo, 24 anni, di Pietraroia, Nicola Orsino, 36 anni, di Cusano Mutri, Massimiliano Mastrobuoni, 40 anni, di Cusano Mutri.

Nel mirino degli inquirenti sono finiti fatti che si sarebbero svolto tra il 2012 ed il 2018: un arco temporale nel quale una società di costruzioni – Varrone e Torrillo sono stati chiamati, rispettivamente, come legale rappresentante e amministratore di fatto – avrebbe simulato un contratto di lavoro, “mai intervenuto” con sette dipendenti e poi avrebbe presentato domanda di disoccupazione all'Inps di Benevento, “attestante l'inizio e la cessazione del rapporto di lavoro”.

In questo modo – sostiene la Procura – sarebbe stato indotto in errore l'Istituto rispetto all'erogazione dell'indennità di disoccupazione. Importi che vanno, in base al periodo calcolato, dai 7800 euro (per dieci mesi) ai 13.400 euro (per un anno e mezzo).

Un quadro emerso dall'attività investigativa delle fiamme gialle e dalle visite ispettive dell'Inps, condensato nella richiesta di rinvio a giudizio, accolta, per i nove imputati, difesi dagli avvocati Antonio Leone e Giuseppe Francesco Massarelli.