Santa Maria Capua Vetere

Circa 30 detenuti del Reparto Nilo del carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove il 6 aprile 2020 avvennero violenti pestaggi di reclusi da parte della Polizia Penitenziaria, sono stati trasferiti in altre carceri campane come Carinola, Ariano Irpino, e in istituti di altre regioni, come quelli di Modena, Civitavecchia, Perugia. La decisione è stata presa dal Dap d'intesa con la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, si tratta di detenuti vittime delle violenze ma non tutti hanno però denunciato.

Il provveditore reggente delle carceri della Campania Carmelo Cantone, inviato dal Dap per sostituire il provveditore Antonio Fullone, destinatario di una interdizione dai pubblici uffici nell'ambito delle indagini sui “pestaggi" nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, del 6 aprile 2020, ha emanato una circolare con la quale consiglia agli agenti di recarsi a lavoro in abiti civili e non con la divisa.

Una decisione presa, secondo quanto si apprende, per tutelare i componenti del Corpo finiti al centro dell'attenzione dopo l'«orribile mattanza» come l'ha definita il gip Sergio Enea.