Telese Terme

La Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana sceglie Telese Terme, e la manifestazione "Telesia for Peoples – Canti per la Vita”, per la presentazione del 24esimo Rapporto sull’Immigrazione che prende come anno di riferimento il 2014. Dati ed analisi raccontati da monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, ieri sera sul palco delle Antiche Terme Jacobelli alla presenza di numerose autorità sia civili che religiose.

Con il sindaco di Telese Terme Pasquale Carofano, al tavolo della presidenza si sono infatti accomodati il prefetto Mario Morcone, Capo Dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno; l'onorevole Nunzia De Girolamo; il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola; monsignor Antonio Di Meo, vicario della Diocesi di Cerreto Sannita, e don Alfonso Calvano, direttore regionale Fondazione Migrantes della Campania. 

Tante le autorità presenti inoltre in platea, dal Prefetto al Questore di Benevento, il primo cittadino del capoluogo Fausto Pepe, ed ancora consiglieri regionali e sindaci ed amministratori telesini.

A coordinare i lavori il giornalista Mario Sechi che ha dovuto fin da subito gestire il confronto tra la De Girolamo, il prefetto Morcone e Bonavitacola. Inevitabile infatti l’approccio “di parte” ad una questione, quella dei migranti, al centro dell’agenda politica italiana ed europea.

 

Il fenomeno migrazione

Ma prima che il confronto divenisse serrato, è stato proprio monsignor Perego ad offrire un dettagliato quadro della situazione, parlando dati alla mano e ricordando soprattutto i doveri del cattolico nei confronti di chi giunge in Italia per cercare aiuto ed ospitalità.

L’immigrazione - ha voluto sottolineare monsignor Perego - è quel fenomeno che sta cambiando la nostra vita”. 232 milioni le persone in viaggio per migrare da uno Stato all’altro, questo il dato impressionante offerto dal 24esimo Rapporto della Fondazione Migrantes, e di queste una gran parte si è mossa per motivazioni di natura economica, e quindi per cambiare e migliorare la propria vita, o perché vittima di migrazioni forzate, dettate da guerre, catastrofi naturali e reati politici.

Ma nella sua relazione monsignor Perego ha voluto anche sottolineare alcune importanti aspetti del fenomeno immigrazione in Italia, particolari e numeri spesso ignorati. Il numero di persone che ha lasciato l’Italia nel 2014, ha spiegato monsignor Perego, è stato superiore al numero delle persone che sono invece arrivate.

“Per quanto riguarda le pensioni - ha spiegato ad esempio il direttore della fondazione - se non fosse per gli immigrati il nostro sistema sarebbe nelle stesse condizioni di quello greco. Ed il saldo tra quanto gli immigrati versano nelle casse statali e quanto ricevono in servizi sociali è positivo per lo Stato ed è pari ad un miliardo di euro”.

L’immigrazione, ha spiegato Perego, sta cambiando la nostra società, le nostre famiglie, e allo stesso tempo sono oggi gli immigrati che tengono in vita il nostro sistema produttivo ed il nostro sistema scolastico. 

“Attenti - ha quindi avvertito monsignor Perego - al mito del nazionalismo”.

Anche perché, ha spiegato Perego, per gestire un fenomeno come quello migratorio non servono grandi risorse, ma solo organizzazione.

 

Numeri, quelli riportati dal Rapporto 2014 (significativo quello che fissa a 6 mila il numero di stranieri residenti nella Provincia di Benevento), che hanno fornito un importante contributo alla discussione, anche in un tavolo dove i presenti partivano da posizione completamente diverse. 

Per il prefetto Mario Morcone il dovere di accogliere è addirittura sancito dalla nostra Carta Costituzionale: il problema per il capo-dipartimento del Viminale nasce se una parte politica - il riferimento è ai fatti di Roma ed agli scontri di Casale San Nicola - fa dell’arrivo di 19 migranti motivo di contestazione solo magari per acquistare consenso.

Per l’onorevole Nunzia De Girolamo invece importanti colpe vanno ricercate nell’operato del Governo Renzi che sta fallendo gli obiettivi del semestre europeo.

“E’ impossibile - questa invece la posizione del nuovo governo regionale rappresentato ieri sera a Telese dal vicepresidente Bonavitacola - dire che non ci sia un problema sicurezza legato al fenomeno migrazione. Su questo le istituzioni non possono essere omertose. Solo se vengono fatte rispettare le regole è possibile creare le premesse dell'integrazione”.

Posizioni dunque diverse, soprattutto tra i rappresentanti del clero che hanno voluto ricordare i valori della solidarietà e della pietas, e gli esponenti politici seduti al tavolo della presidenza e che hanno mostrato un approccio più pragmatico, spesso facendo riferimento a fatti e chiamando in caso ora questa ed ora quella parte politica.

Restano però i dati del rapporto enunciati da monsignor Perego che hanno dipinto il fenomeno migrazione in maniera diversa da come siamo abituati a parlarne. Dove chi migra spesso scappa da una guerra, un disastro o una persecuzione. E dove il flusso migratorio rappresenta un fenomeno importante per l'Italia e per l'Europa, ma attenzione a parlare di “invasione”. I numeri - gli stranieri in Italia oggi rappresentano l'8,1% delle popolazione - raccontano tutt'altro.     

Vincenzo De Rosa