Avellino

Epilogo inatteso per il consiglio d’ambito dell’Ato rifiuti, riunitosi in modalità mista con un unico punto all’ordine del giorno: “Adozione del Piano d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ai sensi dell’art. 34 comma 7 della Legge Regionale 26 maggio 2016, n. 14 – Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell’economia circolare”.

Quattro i consiglieri assenti alla seduta: Nunziante Picariello. Giuseppe Giacobbe, Marco Santo Alaia e Costantino Giordano. Subito dopo l’inizio della seduta, però, i consiglieri Giovanni D’Ercole e Fabio della Marra Scarpone abbandonano i lavori facendo venire meno il numero legale e costringendo il presidente Valentino Tropeano a sciogliere anzitempo la seduta.

“La nostra decisione – evidenzia D’Ercole – vuole essere un modo per rimarcare le assenze importanti e pesanti di alcuni consiglieri che hanno condiviso i pilastri alla base del piano, primo tra tutti la decisione di allocare il biodigestore nel comune di Chianche, che noi abbiamo avversato. Ci aspettiamo che la maggioranza si presenti coesa e compatta ad approvare i risultati delle proprie scelte”.

Visibilmente contrariato, il presidente Tropeano annuncia l’immediata convocazione di una nuova seduta. “Mi voglio augurare – dice – che le contemporanee assenze dei colleghi siano da ricercarsi esclusivamente nella concomitanza di impegni indifferibili. Auspico la presenza di tutti i dodici componenti del consiglio alla seduta che convocheremo già nel corso della prossima settimana”.