Non è mai solo una firma. È di più, molto di più. Con questo claim parte la nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in evidenza il significato profondo della firma: un semplice gesto che vale migliaia di opere.
La campagna, on air dal 9 maggio, racconta come la Chiesa cattolica, grazie alle firme dei cittadini, riesca ad offrire aiuto, conforto e sostegno ai più fragili con il supporto di centinaia di volontari, sacerdoti, religiosi e religiose. Così un piatto di minestra, una coperta, uno sguardo diventano molto di più e si traducono in ascolto e carezze, in una mano che si tende verso un’altra mano, in una scelta coraggiosa di chi si mette quotidianamente nei panni degli altri.
“La nuova campagna ruota intorno al ‘valore della firma’ e a quanto conta in termini di progetti realizzati – afferma il responsabile del Servizio Promozione della Cei Massimo Monzio Compagnoni – Chi firma è protagonista di un cambiamento, offre sostegno a chi è in difficoltà. È autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole, da rinnovare ogni anno. Grazie alle firme di tanti cittadini la Chiesa cattolica ha potuto mettere a disposizione del Paese un aiuto declinato in moltissime forme”.
Quest’anno la campagna, che racconta sette storie di speranza e di coraggio, fa tappa ad Aversa per illustrare la realtà della Casa “Gratis Accepistis”, che da 7 anni accoglie, nel centro storico della città, uomini e donne senza fissa dimora che “ricevono gratuitamente” ospitalità, conforto e ascolto. Grazie ad un’imponente squadra di 1.000 volontari e 20 operatori la struttura, che dispone di 25 posti letto, offre accoglienza notturna, servizio mensa e spazi comuni.
“In una terra di camorra come la nostra, dove è ancora palpabile l’eredità morale e spirituale di Don Peppe Diana che ispira quotidianamente la nostra attività, - dichiara don Carmine Schiavone, direttore della Caritas di Aversa - promuoviamo il rispetto della legalità con segni concreti. In una diocesi priva di risorse economiche grazie ai contributi dell’8xmille alla Chiesa cattolica riusciamo a mettere in atto ‘processi nuovi’, come dice Papa Francesco, e attraverso percorsi economici virtuosi, a sensibilizzare il mondo giovanile offrendo un orizzonte diverso”.
Supporto psicologico per gli adulti ed educativo per i minori, assistenza legale per le vittime di violenza oltre a mediazione culturale, sociale e familiare, sono alcuni tra i servizi erogati, essenziale sostegno per gli assistiti nella logica di riprogettare la propria vita.
“Accogliere gli ultimi, è la nostra missione – aggiunge don Carmine - E’ un lavoro complesso che realizziamo grazie al team di operatori e volontari della Caritas che si prendono cura dei nostri ospiti accompagnandoli in percorsi personalizzati di reinserimento ed in attività socialmente utili.
L’inclusione per noi passa attraverso questo abitare, questo esserci all’interno di un cammino; non si tratta, quindi, di un aiuto da lontano, a distanza, ma di un sostegno in presenza, fatto da una mano, da uno sguardo, da una pacca sulla spalla. Qui vittime di violenza, immigrati, senza fissa dimora trovano non solo un letto e un pasto caldo ma una comunità ospitale con tanti giovani che condividono l’esperienza di volontariato vivendo nella struttura”.
Realtà importante nel territorio aversano la ”Casa” accoglie 350 persone l’anno con percorsi di varia durata, da un mese fino a periodi più lunghi a seconda della complessità delle situazioni, ed offre 500 visite mediche mensili grazie ad un ambulatorio medico infermieristico, collocato all’interno della struttura e coordinato da una squadra di medici cattolici che mettono a disposizione, gratuitamente, anche i propri studi per accertamenti diagnostici specialistici e trattamenti odontoiatrici.
Sostenuta nel 2020 con 210.000 euro dall’8xmille alla Chiesa cattolica la Casa rientra in un progetto di ampio respiro della Caritas che intende sviluppare un Polo di Servizi Integrati per l'accoglienza e l'inclusione sociale, rivolto a senza fissa dimora, italiani ed immigrati; padri separati o divorziati in condizione di forte indigenza; donne, sole o con bambini, vittime di violenze in famiglia. L'accoglienza prevede diversi percorsi per le tre categorie di utenti, favorendo momenti di incontro, dialogo e fraternità negli ambienti comuni con il supporto dello staff. Sono tantissimi, infatti, coloro che grazie al lavoro che fiorisce silenzioso all’ombra della struttura diocesana, riescono ad abbandonare un vissuto fatto di precarietà e stenti. Storie di drammi esistenziali e povertà che finiscono per diventare solo un lontano ricordo.
Al centro dell'azione diocesana c'è l'obiettivo di creare una Rete tra la Caritas Diocesana e la Pastorale Diocesana Familiare, il Centro Antiviolenza Territoriale di Aversa insieme ad Associazioni, Enti del Terzo settore, Parrocchie, per rispondere alle esigenze degli assistiti, radicando l'intervento in un’ampia animazione comunitaria.
La campagna, ideata per l’agenzia Another Place da Stefano Maria Palombi che firma anche la regia, è pianificata su tv, con spot da 40”, 30” e 15”, web, radio, stampa e affissione. Le foto sono di Francesco Zizola.
Sul web e sui social sono previste due campagne ad hoc: “Stories di casa nostra”, che mette in luce i profili di alcuni volontari; “Se davvero vuoi”, brevi video dei protagonisti delle opere, volutamente senza sonoro, per catturare l’attenzione degli utenti rimandandoli al sito per conoscere le loro storie.
Ogni anno, grazie alle firme dei contribuenti, si realizzano, in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, oltre 8.000 progetti attraverso le tre direttrici fondamentali di spesa: carità in Italia e nel Terzo mondo, sostentamento dei sacerdoti diocesani, culto e pastorale.
Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica equivale, quindi, ad assicurare conforto, assistenza e carità tramite una scelta che si traduce in servizio al prossimo. La Chiesa cattolica, ogni anno, si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e dei contribuenti italiani per rinnovarla, a sostegno della sua missione.
L’utilizzo dei fondi è rendicontato sul sito istituzionale www.8xmille.it dove si può consultare la Mappa 8xmille, interattiva ed in continuo aggiornamento, che geolocalizza e documenta con trasparenza quasi 20mila interventi già realizzati. Un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille a livello nazionale e diocesano mentre nell’area “Firmo perché” sono raccolte le testimonianze dei contribuenti sul perché di una scelta consapevole.
Disponibile sia sul sito 8xmille.it che nel relativo canale YouTube il video relativo alla Casa d’accoglienza aversana racconta, attraverso la testimonianza dei sacerdoti, degli operatori, dei volontari e degli ospiti, un’opera che offre un sostegno tangibile nel segno della solidarietà e dell’aiuto reciproco.