Baronissi

"Valle dell'Irno libera dai veleni" è quanto recita il grande cartellone che, ieri mattina, a Baronissi, i rappresentanti di Legambiente hanno esposto durante la loro mobilitazione per chiedere "il risanamento ambientale e il diritto alla salute nei territori dell’Italia inquinata" a seguito della pubblicazione dei dati dello Studio Spes, condotto dall’Istituto Zooprofilattico della Regione Campania, dal quale è emerso una preoccupante forma di inquinamento nei territori della Valle dell’Irno, contaminati dalla presenta di metalli pesanti quali il mercurio e il cadmio, che provocano seri problemi alla salute pubblica.

 Un flash mob che ha coinvolto diverse realtà e che prossimamente farà tappa anche nella valle solofrana/montorese.

"I dati del recente studio Spes sono preoccupanti per il cluster Valle dell'Irno ed evidenziano un perdurante mancato rispetto delle norme vigenti in materia di emissioni industriali. - denuncia Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania - La questione delle Fonderie Pisano, rappresenta una vertenza storica che vede l'associazione impegnata accanto ai comitati locali e i cittadini, portata da tempo all’attenzione di chi governa e ha governato a tutti i livelli. Poteva risolversi con l’imposizione del rispetto dei limiti di emissione purtroppo sistematicamente disattesi e la delocalizzazione e la costruzione di un nuovo impianto, moderno, efficiente e più sicuro, in grado di rispettare la salute dei lavoratori e l’ambiente circostante. La strada intrapresa, tuttavia, ancora non è in grado di risolvere quella che si presenta, sempre di più, come una delle peggiori criticità del territorio salernitano.
Insieme alla comunità locale continueremo a chiedere Giustizia ambientale per i territori inquinati."