(frasan) “Se vi dicessi che non ci siamo neanche ancora parlati, sarebbe un insulto alle vostre intelligenze”. Pasquale Foggia l'ha detto senza mezzi termini: lui al nuovo Benevento sta lavorando già dai primi amari giorni della retrocessione. E lo sta facendo insieme a Fabio Caserta. La conferma è arrivata proprio dal patròn: “E' impegnato da quei giorni come fossero i primi della sua avventura a Benevento”.
Non poteva essere altrimenti. I tempi che la strega ha per la sua restaurazione sono brevi. Alcuni dei suoi giocatori sono ancora in piena attività: Glik con la nazionale polacca, Lapadula con quella peruviana. Ed è ovvio che del futuro di questi importanti giocatori si potrà parlare compiutamente solo tra qualche settimana. “Lo sapete, quello del mercato è un lavoro che non ha una data”. Bisogna attendere le situazioni che si verificheranno. Per molti. Ma nel frattempo c'è l'esigenza di formare già l'ossatura del nuovo gruppo, perchè l'8 luglio inizia il “pre-ritiro” in città e il 15 già si parte per Cascia dove ci sarà il ritiro vero e proprio.
Giocoforza ci saranno situazioni che non potranno essere appianate per quella data. “Si parte da una base, quella dei tanti giocatori sotto contratto. Poi è ovvio che non possiamo dare all'allenatore giocatori diversi dal suo credo tecnico-tattico. E lì ci saranno delle scelte”.
Idee chiare, condivise, al netto di esigenze che non possono essere messe da parte da nessuno. Così si dipanerà il mercato giallorosso.
La base è costituita da 21 giocatori di proprietà (compreso i giovani Lucatelli, Pastina e Di Serio e i ritorni dai prestiti di Antei, Kragl e Vokic). Presto arriverà anche qualche nome nuovo. Come quello del giovane Salvatore Elia, un pupillo del tecnico Caserta. Il Perugia aveva un diritto di riscatto con l'Atalanta, che ha esercitato. Se la Dea non farà valere il controriscatto, ci sarà da parlare con Santopadre, con cui c'è già un largo credito aperto. Ma sembra che il fantasista di Prato possa davvero avere un futuro giallorosso. Il resto si dipanerà con relativa tranquillità. Quella che viene dal programma stilato dal presidente Vigorito, che come sempre ha mostrato di avere i tempi di reazione più veloci di tutti. Lui è l'uomo del fare, quando c'è da ripartire, il passato viene messo in archivio e si guarda solo avanti.