Avellino

Dal rimpasto in giunta alla crisi al Comune, il passo potrebbe essere davvero breve. E questa volta senza la certezza di una via d’uscita per l’attuale amministrazione di Avellino. È questa l’opinione condivisa di molti dei partecipanti al confronto di mercoledì nella sede del Pd di via Tagliamento. Del resto, la vera novità venuta fuori dall’avvio della verifica tra il sindaco Paolo Foti e il gruppo consiliare è l’apertura a Gianluca Festa e a quanti in assise fanno riferimento a lui. 

Un dietrofront che, però, pone non pochi interrogativi a cui abbiamo cercato di dare una risposta facendoci aiutare dallo stesso leader dei “dissidenti” (l'intervista completa sull'app di Ottopagine).

Festa, che fase è iniziata dopo l’incontro di ieri?

«Di preciso ancora nessuna. Il gesto di Foti è indicativo rispetto alla volontà di aprire una nuova fase ma il problema non è presentare le dimissioni della giunta. Piuttosto è cosa fare e con chi. Adesso, tendenzialmente, siamo intenzionati a non fare accordi con l’attuale amministrazione, della quale non condividiamo il percorso fatto sin qui. La città ci ha scelti come riferimenti perché siamo alternativi proprio a questo modo di affrontare le questioni. E il risultato ottenuto alle elezioni regionali ad Avellino ci ha consegnato il maggior numero di consensi. A questo punto se c’è la volontà di seguire le nostre 4 o 5 indicazioni, che presuppongono una svolta coraggiosa, allora noi siamo pronti. Di tutto il resto, compreso l’ingresso del gruppo che fa riferimento a me nell’esecutivo, si può ragionale dopo. A noi preme innanzitutto avviare un percorso più incisivo. Altrimenti restiamo dove siamo. Tra l’amministrazione e la città scegliamo, senza dubbio, la seconda».

Quali sono queste indicazioni che rappresentano la condizione necessaria per raggiungere un’intesa?

«Per correttezza ne parlerò prima con il sindaco. Non sarebbe giusto anticiparle. Poi, però, illustreremo il nostro contributo al progetto alla cittadinanza. Del resto dipende dall’accettazione di questi precisi punti se noi accetteremo o meno di far parte di questa rinnovata squadra. Altrimenti, informando comunque i nostri concittadini delle proposte messe sul tavolo, vuol dire che cercheremo di affrontarle una ad una, di iniziativa, portandole di volta in volta all’attenzione del consiglio comunale»...

Alessandro Calabrese