Consolidate le prospettive di una crescita del Pil per il 2021 prossima tra il 4,5% e il 5%. Secondo i dati che emergono dal Rapporto dell'Ufficio Studi di Confcommercio, infatti, nel mese di giugno le progressive riaperture e i primi timidi segnali di ripresa del turismo, al momento principalmente domestico o proveniente dai paesi europei, hanno contribuito a consolidare la tendenza al recupero già emersa a maggio. Rispetto al mese precedente si conferma una crescita del 2,9%, nella misurazione al netto dei fattori stagionali. Su base annua, la variazione stimata del Pil in giugno è del +13,2%. Per il secondo trimestre la stima è di una variazione congiunturale del 2,4% e del 16,7% nel confronto con il secondo trimestre del 2020, periodo nel quale si è registrata la riduzione più significativa dal secondo dopoguerra. Per il 2021 si prevede una crescita dei consumi interni del 3,8%, con l'avvertenza che i rischi di una sovrastima sono oggi inferiori ai rischi di una sottostima della crescita effettiva della spesa sul territorio. Lo scenario qui tracciato per i consumi regionali è, quindi, piuttosto prudente. Anche perchè permangono ancora profonde incognite sui tempi in cui il turismo internazionale potrà riprendere in modo significativo. Il rimbalzo dell'anno in corso permetterà di recuperare solo una frazione esigua di quanto perso nel 2020. Più difficile sarà il recupero del Mezzogiorno, area nella quale la domanda per consumi è stimata crescere del 3,2%. (Italpress)
Confcommercio stima per 2021 Pil +4,5-5% e consumi +3,8%
I dati emersi dal Rapporto dell'Ufficio Studi
Redazione Ottopagine