Avellino

L'Avellino si appresta ad alzare il sipario sulla nuova stagione. Domani, alle 18, meteo permettendo, appuntamento nei giardini di Villa Solimene per la presentazione del percorso nel campionato di Serie C formato 2021/2022, in cui i biancoverdi si presenteranno ai nastri di partenza con l'obiettivo di tornare in Serie B, senza passare dagli spareggi promozione, della continuità. La conferma del direttore sportivo Di Somma, ma, soprattutto, di mister Braglia rappresentano una garanzia in merito a cosa si punterà a centrare nella prossima annata agonistica. Più facile a dirsi che a farsi, ma il tecnico è stato perentorio nelle dichiarazioni rese dopo l'eliminazione in semifinale playoff contro il Padova: costruire una squadra da vertice sarebbe stata l'unica condizione posta alla società per rinnovare e, ad accordo raggiunto, non c'è dubbio che sia stata accettata dal club. Una certezza sia in termini di guida tecnica, sia di carisma e leadership per fissare un traguardo, da tagliare, ambizioso ma per certi versi inevitabile; consequenziale rispetto al risultato conquistato nella sua prima avventura all'ombra del Partenio: Braglia non avrà tentennato nemmeno di fronte all'indicazione del modulo che intende adottare, così come, d'altronde, aveva fatto la scorsa estate. E, allora, il prossimo nodo da sciogliere è quello dell'assetto tattico da cui dipenderanno le strategie di mercato, con l'auspicio di non dover virare di nuovo in corsa su un altro sistema di gioco per l'arrivo di elementi non funzionali al modo di mettersi in campo che il trainer ha in mente: 4-4-2 o 3-5-2, la differenza è sostanziale sia per quanto riguarda le operazioni in entrata, sia per quelle in uscita. La certezza è che si ripartirà dall'innesto di due seconde punte di categoria superiore a cui dovrebbero far posto Santaniello e Bernardotto.