Avellino

L'Avellino si appresta a essere, suo malgrado, spettatore della finale dei playoff di Serie C tra Padova ed Alessandria. Domani, alle 18, si sarebbe potuta giocare in Irpinia la gara di andata, penultima per stabilire la quarta promozione in Serie B, ma il calcio non si fa con i “se” e, allora, la domenica scivolerà via smaltendo le scorie per il tour de force concluso in semifinale. Ed è già futuro. La prossima settimana porterà in dote un doppio incontro tra il presidente D'Agostino, il tecnico Braglia e il direttore sportivo Di Somma. Sul tavolo i rinnovi dei contratti in scadenza, prolungamenti da porre in essere solo se ci sarà intesa totale sul tipo di percorso da portare avanti insieme. In tal senso, Braglia vuole garanzie in merito all'obiettivo di vincere il campionato o, almeno, competere per farlo attraverso ulteriori investimenti sull'organico da parte della proprietà. Viceversa, mentre ormai sembra indietro nel casting dei mister in corso a Bari, potrebbe far ritorno a Cosenza ricucendo lo strappo con il presidente Guarascio. Si vedrà.

Solo dopo sarà il momento di tuffarsi, a capofitto, nella costruzione della rosa formato 2021/2022. Si ripartirà da una solida base di 18 calciatori di proprietà, ma c'è un calciatore in scadenza che ha dimostrato di meritare, ampiamente, di essere il ventesimo dell'elenco: Simone Ciancio. Il più presente, il più impiegato: 39 presenze e 3 assist tra campionato e playoff; la sua assenza per squalifica, al pari di quella di Carriero, ha pesato come un macigno sul ritorno della semifinale playoff con il Padova. Protagonista di un'annata agonistica strepitosa per affidabilità e continuità di rendimento, Ciancio, in barba ai suoi 33 anni che diventeranno 34 il prossimo 18 luglio, ha dimostrato anche una gran tenuta fisica, garantita dalla serietà con cui si è allenato e si è comportato pure fuori dal campo. Quello che in tanti non sanno è, però, quanto Ciancio abbia stretto i denti, lontano dai riflettori, quando le battaglie sul campo lo hanno messo duramente alla prova. Non una piega, sorriso fisso, ghiaccio sulle articolazioni doloranti, lavoro con lo staff medico per monitorare la condizione muscolare, sempre titolare. Un professionista esemplare. Oltre al valore e alla preziosa esperienza, confermate e dimostrate sul rettangolo verde con carisma e personalità, Ciancio è stato anche uno dei più preziosi uomini spogliatoio. Sempre pronto a ridere e scherzare, a far gruppo, è passata alla storia la finta videochiamata con Cristiano Ronaldo, pubblicata su Instagram, direttamente dagli spogliatoi del “Partenio-Lombardi” alla vigilia della trasferta a Monopoli. Retroscena e dati oggettivi per il padrone della fascia destra, da cui ripartire. Doverosamente.