Benevento

Ci sono sogni che svaniscono all’alba e altri che restano incisi nel tempo e nelle nostre menti. Quello del Benevento 5 fa parte della seconda fascia, perché qualunque sarà il risultato, il cammino fatto è un sogno realizzato. Nessuno a settembre avrebbe mai pensato di ritrovare la squadra sannita a giocarsi in finale la promozione in serie A2. Pura utopia. Forse una follia. Invece è accaduto.

Il risultato è straordinario e può esserlo ancora di più se arriverà la promozione. Difficile ma non più impossibile, perché il miracolo sportivo è già stato compiuto e potrebbe addirittura ripetersi. Il secondo posto nel girone dietro al Sala Consilina e il percorso nei play off fino all’atto finale è una medaglia che la squadra di Oliva può mettere con orgoglio sul petto. Oggi però inizia la settimana più bella della storia recente del calcio a 5 sannita. Otto giorni per decidere se la squadra formata in estate dal presidente Pellegrino Di Fede e dal direttore generale Antonio Collarile insieme ai propri collaborati, riuscirà a gettare ancora il cuore oltre l’ostacolo che questa volta si chiama Polisportiva Futura di Reggio Calabria. Fischio d’inizio alle 16:00 per una sfida che potrà dire già tanto visto che le due squadre praticamente non si conoscono.

Entrambe vivono il proprio sogno. Ambedue sanno che la posta in palio è altissima e soprattutto nei primi minuti la sfida potrebbe essere bloccata. Gli uomini di Oliva, ovviamente, metteranno in campo quell’applicazione tattica che gli ha permesso di arrivare fino a questo punto. Poi bisognerà affidarsi a qualche giocata dei singoli, coloro che possono fare la differenza come è già accaduto nel corso della stagione. O magari a quelle situazioni da palla inattiva che il Benevento 5 esegue in maniera magistrale.

I giallorossi sono una delle migliori difese viste in azione nel corso di questa lunga annata sportiva. Ranieri un portiere fenomenale. Non concedere troppo ai calabresi sarà il segreto, perché se si uscirà indenni dal Palasport di Lazzaro, il PalaTedeschi potrebbe diventare il luogo magico dove mettere in scena un altro miracolo sportivo, l’ennesimo fatto da un gruppo che comunque andrà a finire ha fatto più di quello che doveva.