L'Avellino è stato sanzionato con un'ammenda di 1.500 euro a margine della gara di ritorno con il Padova, valida per la semifinale playoff di Serie C. Una multa così motiva, per l'Avellino, nel comunicato del Giudice Sportivo: “perché i propri sostenitori, prima della gara e durante la stessa, intonavano cori offensivi verso tesserati della squadra avversaria”.
A rilevare l'infrazione il delegato della Procura Federale, presente a bordo campo. Un'ammenda che stride, decisamente, beffardamente, rispetto alla mancata assunzione di ogni tipo di provvedimento in occasione di Padova – Avellino dello scorso 6 giugno quando, come sottolineato dallo stesso club biancoverde attraverso una nota ufficiale, alla vigilia della partita di ieri, dagli spalti dell'Euganeo erano piovuti cori di discriminazione territoriale e non erano mancati momenti di tensione che hanno riguardato, loro malgrado, dirigenti, calciatori e tifosi biancoverdi.
Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha stigmatizzato il clima infuocato, che ha caratterizzato la marcia di avvicinamento alla partita, per ciò che concerne le dichiarazioni, ma una riflessione e un'opinione anche in merito a questa evidente e inspiegabile disparità sarebbe opportuna.