Era il 10 giugno del 1981, esattamente 40 anni fa, quando Alfredo "Alfredino" Rampi, cade in un pozzo artesiano nei pressi di Frascati, dove lì vicino passa via del Vermicino. Tre i giorni che passarano per le operazioni di soccorso, che terminarono il 13 giugno quando venne recuperato il corpo senza vita del bambino. Alfredino aveva 6 anni e si trovava in quella zona per passare qualche giorno di vacanza con la famiglia nella loro casa in campagna. 

Il bambino si trova fuori con il papà e due amichetti, chiese il permesso di tornare a casa ma non vi farà ritorno. Quando Ferdinando Rampi se ne accorge corre a cercarlo per i campi circostanti ma non lo trova. Si mobilitano così le forze dell'ordine e viene ispezionato il pozzo grazie a un brigadiere dei carabinieri: sono da poco passate le 22 quando il lamento del bambino arriva dal fondo e scattano le operazioni di soccorso che termineranno solo il 13 giugno.

La vicenda di Alfredino, ancora oggi, è percepita con commozione da quanti in quei giorni, in tutta Italia, seguirono le operazioni di soccorso in diretta con il fiato sospeso, empatizzando con il dolore e l'ansia della famiglia, con le speranze e la disperazione dei soccorritori. Ma la storia di Alfredino è anche uno spartiacque per i media in Italia: è la prima volta che un evento viene racconto in diretta, con lunghi collegamenti dal posto e ore di racconto di ogni tentativo di salvare il bambino.

Le ore passano, quasi due giorni, e finalmente i vigili scavano un tunnel dal pozzo parallelo per raggiungere il punto dove si sarebbe dovuto trovare Alfredino. Ma il bambino non c'è, è scivolato più in fondo. Si cercano volontari, persone piccole di statura e conformazione. Arriva l'aiuto di Angelo Licheri che riuscì a raggiungerlo ma senza riuscire a issarlo. Licheri riuscì ad afferrare il bambino, ma dopo tre tentativi di imbragarlo non ci fu nulla da fare. Anche questo tentativo era fallito. L'ultimo a scendere nel pozzo, il 13 mattina, fu lo speleologo Donato Caruso, che annunciò ai vigili del fuoco la probabile morte di Alfredo.

Quella mattina stessa, la Rai comunicò agli italiani che le speranze erano finite e che con tutta probabilità il bambino era deceduto. La diretta durò 18 ore, un record, e vi assistettero oltre 28 milioni di telespettatori.
In Italia la cronaca nera, per la prima volta, era diventata uno spettacolo.