Non c’è fretta per un’eventuale terza dose del vaccino e se ci sarà bisogno di un ulteriore richiamo, questo non verrà inoculato prima dell’autunno del prossimo anno. Il presidente dell’Aifa Giorgio Palù ha dichiarato al quotidiano la Nazione: “Si sta studiando la durata della risposta immunitaria; potrebbe essere richiesto un richiamo per fasce di popolazione specifiche. Ogni decisione sarà presa in base a dati certi, che si renderanno via via disponibili”. Il professore di microbiologia a Roma e direttore scientifico Consulcesi, è convinto che la terza dose sia una ipotesi da valutare con prudenza. 

Quindi si valuterà l'autunno prossimo come procedere sulla terza dose del vaccino, molto dipende anche dalle varianti, ma tutto sarà programmato per il 2022. 

In Italia sono state effettuate, nella giornata di sabato, 600mila vaccinazioni in 24 ore e il Paese è al secondo posto in Europa in termini di coperture, superato solo dalla Germania. La risposta dei giovani è molto positiva; i ragazzi si stanno vaccinando in massa. Sono state distribuire, fino a questo momento, 42 milioni di dosi tra Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Janssen e l’88% è stato già somministrato.