Benevento

Benevento – Napoli 4-2

Benevento (4-2-3-1): Muraca; Di Martino (30’st Rossi), Riccio, Viscardi, Sena; Prisco (40’st Altamura), Parisi; Valentino (23’st Orlando), Pellegrino, Maiese (40’st Aronica). A disp.: Tartaro, Vespa, Salierno, Marzuillo, De Vincenzo. All.: Scarlato

Napoli (4-3-2-1): Boffelli; Marchisano, Pontillo, D’Avino (26’st Di Leo), Giannini (38’st Vilardi); Gioielli, Hysaj (1’st Carnevale), De Pasquale (19’st Flora); Spavone (19’st Russo), Marranzino (38’st Di Dona); Pesce (19’st Solmonte). A disp.: Turi, Picardi. All.: Carnevale

Arbitro: Costantino di Torre del Greco
Assistenti: Marchese e Conte di Napoli

Marcatori: 15’pt D’Avino (N), 19’pt Malva su rig. (B), 34’pt Marranzino (N), 46’pt Pellegrino (B), 41’st e 51’st Altamura (B)

Note: Ammoniti Pellegrino, Valentino, Pontillo e Boffelli. Espulso dalla panchina l’allenatore in seconda del Benevento Caiazzo per eccessive proteste nei confronti della terna arbitrale

Il derby si colora di giallorosso, proprio come accaduto in occasione della gara d’andata. Il Benevento ha portato a casa una vittoria di grande importanza che lo avvicina in maniera considerevole alla storica qualificazione ai quarti di finale nazionali. Basterà vincere mercoledì mattina contro l’Ascoli per centrare un traguardo che entrerebbe di diritto nella storia del settore giovanile sannita.

IMPOSTAZIONE – Il Napoli si è presentato nel Sannio con la ghiotta occasione di allungare il vantaggio sul Benevento, dopo averlo scavalcato al primo posto nella scorsa giornata in cui i sanniti sono stati a riposo. Carnevale ha schierato la propria squadra con il 4-3-2-1, mettendo in avanti il temibile Pesce supportato da Spavone e Marranzino. Il Benevento ha risposto con il 4-2-3-1, con Riccio al centro della difesa e le redini del gioco affidate alla coppia composta da Prisco e Parisi. In attacco Malva, davanti alla linea dei trequartisti formata da Valentino, Pellegrino e Maiese.

VENTI MINUTI DI FUOCO – Intense le prime fasi del match, come ampiamente prevedibile. L’importanza della posta in palio ha spinto entrambe a premere sin da subito il piede sull’acceleratore. Muraca si è sporcato i guantoni già dopo pochi minuti, rivelandosi reattivo e pronto. Nulla ha potuto al 15’, quando una punizione di Giannini dalla trequarti ha pescato D’Avino in area: il centrale difensivo ha gonfiato la rete con un bel tiro al volo. Il Benevento non si è perso d’animo, anzi ha posizionato la palla sul dischetto del centrocampo con tanta voglia di rifarsi. Ha cominciato a giocare con sempre più personalità, provando a penetrare anche sulle vie centrali. In questo modo ha costretto Pontillo a commettere fallo su un assatanato Maiese, conquistando un prezioso calcio di rigore trasformato freddamente da Malva per l’uno a uno.

BOTTA E RISPOSTA – Il pareggio non ha fatto altro che aumentare l’intensità dell’incontro. Non sono mancati gli errori, come quello commesso dalla retroguardia sannita che ha permesso a Marranzino di riportare il Napoli in vantaggio al 34’ con una conclusione dal limite. Prima, al 26’, Prisco è stato fermato dalla traversa. Ancora una volta il Benevento si è trovato sotto e con la stessa determinazione ha rimediato il pareggio a pochi istanti dalla fine di frazione: da applausi la progressione di Malva che ha resistito alla carica di Giannini per poi servire Pellegrino che ha realizzato il due a due.

NERVI TESI – Nel secondo tempo l’agonismo è cresciuto a dismisura, come ogni derby che si rispetti con una importanza così rilevante. Il Napoli ha tenuto il baricentro alto, ma non ha impensierito più di tanto la truppa guidata da Scarlato. Sono stante tante le interruzioni, come quella causata da uno sfortunato infortunio subito da Pesce che ha vietato Carnevale di poter utilizzare il suo uomo migliore in attacco nella parte finale di partita. C’è stata anche molta generosità da parte dell’arbitro Cardella di Torre del Greco, il quale ha risparmiato più di una volta al difensore azzurro Pontillo la seconda ammonizione, dopo che quest’ultimo è stato protagonista di diversi falli più che sanzionabili.

IL TRIONFO - Con il passare dei minuti, la sensazione era quella che la gara scivolasse via verso il definitivo pareggio, ma all’83’ Scarlato ha tirato fuori dal cilindro un doppio cambio che ha stravolto gli equilibri: dentro Aronica e Altamura al posto di Maiese e Prisco. Dopo un minuto, Altamura ha siglato il tris giallorosso con una conclusione che non ha lasciato scampo a Boffelli. La Strega è passata a cinque, tutti hanno fornito il proprio contributo per difendere il vantaggio. Altamura è arretrato sulla linea dei difensori, così come Parisi dopo l’uscita di Di Martino. Sacrifici che sono stati premiati: al quarto degli otto minuti di recupero è arrivato anche il poker con lo stesso Altamura che ha capitalizzato dopo aver dialogato con Malva. Partita finita e festa giallorossa, con Scarlato che predica calma con il sorriso.

CLASSIFICA – Adesso il Benevento è al comando con 14 punti, dietro ci sono Napoli e Frosinone a quota 12. I giallorossi saranno chiamati a recuperare la sfida con l’Ascoli, così come i partenopei. Il recupero per i sanniti è fissato a mercoledì: con i tre punti arriverebbe l’aritmetica qualificazione. L’attesa e l’entusiasmo crescono sempre di più.

I risultati della nona giornata:

Benevento – Napoli 4-2
Frosinone – Pescara 1-2
Riposa: Ascoli

La classifica:

Benevento 14*
Napoli 12*
Pescara 12
Frosinone 7
Ascoli 1**