Forza Italia non ci sta. Difende il nome di Lonardo, ritenuto il candidato ideale e difeso anche con una nota, e raggiunto da Ottopagine Nascenzio Iannace, coordinatore provinciale di Forza Italia rincara la dose.
Il commento di Federico Paolucci, candidato sindaco di Fratelli d'Italia, attraverso Facebook non è stato gradito, e ritenuto a tutti gli effetti un'entrata a gamba tesa: «Paolucci è candidato sindaco – spiega Iannace – non ha ritirato la sua candidatura mi risulta: e dunque perché parla di altri candidati che sono in lizza con lui per rappresentare il centrodestra? E' come pretendere di fare da arbitro e da giocatore nella stessa partita, non credo sia molto corretto».
Non solo, l'assioma utilizzato da Paolucci per ribadire un no a Lonardo che viene ormai opposto da tempo, e cioè che è un nome di sinistra non convince Iannace: «Ma cosa vuol dire? Agiamo ancora in base a degli steccati ideologici che non esistono, e non esistono nei fatti non certo per mia opinione. Nei fatti, perché Fratelli d'Italia ha un coordinatore provinciale, il mio amico Mimì Matera che è passato per il governare col centrosinistra in Ncd, perché i civici che oggi a convenienza sventolano le bandierine ideologiche hanno fatto i segretari politici per Mastella, e se continuiamo facciamo notte. Veramente giochiamo ai duri e puri nel Sannio? E in ogni caso, volendo applicare lo stesso ragionamento che viene opposto alla candidatura di Lonardo: perché Forza Italia che è un partito liberale dovrebbe appoggiare un nome non di centrodestra, ma nettamente di destra? Dobbiamo fare il centrodestra o dobbiamo fare la destra? Se dobbiamo fare la destra, Forza Italia come ha detto no a Mastella quando è passato a sostenere De Luca e il centrosinistra dirà no a chi vuol portare il discorso tutto a destra: coerenti una volta, coerenti sempre».
Secondo Iannace tuttavia c'è anche il discorso numerico e non solo quello ideologico: «I dati sono dati: se noi andiamo come centrodestra con un candidato di destra andiamo massimo al 20 – 21 per cento. Un dato che non ci consentirebbe di andare nemmeno al ballottaggio per come stanno le cose. E' chiaro che in queste condizioni l'unica possibilità è allargare, andare a prendere voti al centro e a toglierne ai nostri competitor in quell'area. Lonardo, per storia, capacità amministrative e caratteristiche politiche, personali e professionali consente di fare un discorso del genere, altri, allo stato, no».
Dunque, visto che non c'è gioco, difficilmente nel tavolo di questa sera si troverà l'unità: «A quel punto si andrà al tavolo regionale: perché su quello provinciale non si gioca correttamente. Si vuol far passare un nome che però non porta nessuno dei partiti, ufficialmente. Perché? Forse perché come accade dall'inizio di questa vicenda qualcuno si è fatto qualche conto personale? Il problema è che per interessi personali, dall'inizio di questa vicenda, si sta mandando a mare tutto il centrodestra, se questa è la volontà si deve avere la coerenza di portarla avanti fin sopra il tavolo regionale e assumersi le proprie responsabilità. Al tavolo e dopo. Noi abbiamo fatto un discorso di coerenza come sempre da quando rappresentiamo Forza Italia: lo faremo anche stavolta, perché noi interessi personali, quelli che stanno devastando il centrodestra, non ne coltiviamo. Noi vogliamo solo dare un'alternativa alla città».