Laurino

Mentre "si torna a respirare" in quasi tutta la provincia, in un piccolo comune del Cilento una nuova impennata di contagi ha costretto il sindaco a correre ai ripari. Scatta la zona rossa per Laurino, il primo cittadino Romano Gregorio, ha da poco firmato una nuova ordinanza che prevede nuove e ulteriori limitazioni per frenare l'avanzata del virus. 

Il comune si blinda e torna in lockdown. Già nella serata di ieri la fascia tricolore aveva scritto un messaggio avvisando la cittadinanza in merito alla situazione epidemiologica nel Paese. 

Da oggi e fino all’11 giugno chiuse tutte le attività non essenziali, limitati anche gli spostamenti e torna il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Gli studenti della scuola secondaria di secondo grado proseguiranno in DAD fino all’8 giugno, tutti gli altri fino al 10. 

Nello specifico sono sospese le attività commerciali al dettaglio, con l’eccezione delle attività di vendita di generi alimentari  e di beni di prima necessità che dovranno chiudere alle 20.30. Restano invece regolamene aperte edicole, tabacchi, farmacie e parafarmacie. Stop totale ai mercati. Sospese le attività di servizi alla persona: parrucchieri, barbieri, centri estetici e le attività sportive, sia al chiuso che all'aperto. 

Per i bar è consentita esclusivamente l’attività di asporto, fino alle 18, con divieto di posizionare all’esterno dei tavolini e sedie; per ristoranti, pizzerie e rosticcerie è consentita solamente l’attività di asporto fino alle 22, con divieto di posizionare all’esterno dei locali tavolini e sedie; è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione e nelle loro adiacenze, salvo le attività di ristorazione che hanno convenzioni con strutture alberghiere e ricettive per la somministrazione di alimenti e bevande.

Il Comune sarà chiuso al pubblico, che potrà essere ricevuto nella sola giornata del giovedì 9.30 alle 12.30.

Limitati anche gli spostamenti. "Vietato ogni spostamento in entrata e uscita dal territorio comunale, nonché all’interno, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative e situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il transito sul territorio comunale è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del sopracitato decreto. E’ altresì vietato recarsi presso abitazioni diverse dal proprio domicilio o residenza, fatto eccezioni per casi di necessità o assistenza." Si legge nel documento. 

Chiusi al pubblico strade e piazze nei centri urbani e dei giardini, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private. È fatto divieto di qualsiasi forma di assembramento, nei luoghi pubblici e inoltre sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, anche all’interno di abitazioni private.