Pietradefusi

 

di Angelo Giuliani e Gianni Vigoroso

Se n'è andato il patron delle dolcezze irpine, il maestro del copeto, Vincenzo Di Iorio. Stroncato dal Covid lascia in eredità un impero di bontà famose nel mondo ai figli Anna e Federico che lo hanno affiancato nella gestione della azienda di famiglia, Stefania e Paola. Affranta dal dolore la moglie Raffaella. Ha sperato fino alla fine in un miracolo. Enzo, stimato ovunque per la simpatia e la cordialità, lascia un dolce ricordo in quanti lo hanno conosciuto e apprezzato per la generosità innanzitutto.

 L'amministrazione comunale di Pietradefusi ha voluto salutarlo cosi su facebook: 

"Con commozione, il sindaco e l'amministrazione comunale, esprimono profondo cordoglio e sincera vicinanza alla famiglia Di Iorio, in questa difficile prova che la vita ha posto sul loro cammino, per la terribile, insensata, ingiusta scomparsa del carissimo Enzo; persona stimata ed amata da tutta la comunità, amico di tutti, con il suo sorriso, con la sua ilarità, con il suo amore per la vita, con mille e mille storie ancora da raccontare attraverso la sua ironia. Ma il ricordo vivrà per sempre perché "coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo". (Agostino D'Ippona). È intenzione di questa amministrazione proclamare lutto cittadino".