"Loro sono bella squadra, a riprova del lavoro della loro società. Sono anni che fanno i playoff. Siamo stati bravi a limitarli nonostante la stanchezza. Dovremo battagliare anche lì, si appoggeranno sulla prima punta, su Casiraghi, Voltan, Fischnaller. Dovremo rifare la partita che abbiamo fatto: fare gol e tenerli lontani dalla porta". Ecco il commento di Piero Braglia, al termine di Avellino-Südtirol 2-0, ai microfoni di "Focus Serie C - 0825" sul canale 696 TV OttoChannel, intervistato da Marco Festa: "Tito? Fabio è un giocatore forte, dal piede importante. Se va oltre le sue cose, può stare bene anche in categoria superiore. Ha qualità che altri non hanno. Vecchi? Non ha detto niente di male nel pre-gara. Ha fatto un discorso normale. È ovvio augurare il bene e voler vincere. Ha una educazione che va al di là di tutto. Ci ha fatto subito i complimenti ed è una bella persona".
Sull'atteggiamento: "L'Avelino ha fatto le partite che poteva e doveva fare. - ha aggiunto il tecnico dei lupi - Non so cosa si aspettano dalla squadra. Ne ho lette e sentite. Sono convinto che ognuno vede il calcio come vuole. Siamo orgogliosi dei ragazzi che abbiamo scelto. Quando siamo forti di testa, quando ci teniamo, diventiamo una squadra importante per la categoria.
Senza Laezza al Druso: "È finita ora la gara, vediamo un po' di cose rispetto al piano partita. Vedremo l'assetto opportuno. I ragazzi devono stare tranquilli, anche io. Poi vedremo chi sta bene. Non abbiamo fatto nulla. Loro sono pericolosissimi in casa, con la Pro Vercelli sono andati avanti subito. Ci vuole una grande partita, altrimenti andremo fuori".