Apprendiamo con sconcerto dell'aggressione, avvenuta ieri sera in via Maqueda a Palermo, ad una coppia gay da parte di un gruppo di ragazzini. Siamo consapevoli che quel quadrilatero e' tutt'altro che riqualificato e sicuro, nonostante il suo pregio e la sua bellezza, e poi volte abbiamo spronato interventi e vigilanza da parte di un amministrazione che a spot non ha rivali, ma che nei fatti arranca ed anche male. Per fare di Palermo una citta' turistica e dell'accoglienza servono servizi, decoro, sorveglianza e sicurezza, non interviste e conferenze stampa". Lo dichiarano in una nota il portavoce del mezzogiorno di Piu' Europa Fabrizio Ferrandelli e la referente del dipartimento pari opportunita' Maria Saeli: "Esprimiamo la nostra vicinanza ai ragazzi, vittime di un'aggressione frutto di disagio sociale e culturale, di pregiudizi e discriminazione verso gli altri. Ma Palermo, per fortuna, non e' questa. Palermo e' tanto altro, e' integrazione, e' melting pot. Palermo e' a colori".

L'intero gruppo politico locale di Piu' Europa si rivolge ai due giovani invitandoli ad un incontro: "Vorremmo invitare i due giovani ad un incontro, per scusarci a nome dei palermitani e per far conoscere loro, accompagnandoli per le strade, la vera Palermo, per respirare la vera citta'. Che e' viva, aperta, solare e non certo quella brutta e violenta che hanno incontrato ieri.
Ci auguriamo che episodi come questo non possano piu' ripetersi e che i responsabili siano fermati e capiscano che l'amore non si odia!".

"L'aggressione ad una coppia gay in via Maqueda rappresenta un atto vile che nulla ha a che vedere con il cambiamento culturale di una citta' che promuove, giorno dopo giorno, i diritti della persona. Questo episodio criminale ribadisce inoltre l'importanza e l'urgenza dell'approvazione del ddl Zan. La politica non puo' piu' perdere tempo". Lo dichiara il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

E' torinese la coppia gay aggredita. "Una vigliacca e ignobile violenza - scrive su facebook la sindaca di Torino Chiara Appendino - quella che hanno subi'to ieri, a Palermo, due nostri concittadini. Una violenza che ancora una volta ha un nome: omofobia. Mi auguro che la Giustizia faccia il suo corso il prima possibile. Vi aspettiamo a casa, ragazzi".

"Dell'aggressione di Palermo non mi colpisce soltanto la ferocia; e non mi ferisce soltanto l'umiliazione e il grande dolore di chi l'ha subita. Quello che mi sconvolge profondamente e' la giovanissima eta' degli aggressori. Vorrei se ne rendessero conto tutti coloro che, per motivi di convenienza politica, strumentalizzano il ddl Zan, attaccando in particolare la sua seconda parte. Quella parte che vuole intervenire sull'educazione e sulla formazione, per promuovere una cultura del rispetto". Lo dice la senatrice del Pd Monica Cirinna'.
"Questo fa paura a chi vive di oscurantismo? - prosegue Cirinna'- Problemi loro. Noi non possiamo tirarci indietro di fronte alla costruzione di una societa' piu' aperta e inclusiva".

"Mi pare evidente che il clima d'odio e intolleranza ignorante che continua a montare verso le persone omosessuali obbliga lo Stato a dare un segnale forte a tutela del diritto di essere e di amare. E il migliore dei segnali possibili e' l'immediata approvazione del DDL contenente 'Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identita' di genere e sulla disabilita'', in discussione al Senato". Questo il commento del deputato siciliano dem Carmelo Miceli alla notizia dell'ennesima aggressione ai danni di una coppia di ragazzi gay. 

"Comprendo le osservazioni di chi, come la CEI, chiede un bilanciamento tra tutti i diritti potenzialmente coinvolti.
Ma nel giorno di Dio, credo che tutti dovremmo avere la consapevolezza del fatto che, il modo migliore per essere fedeli alla Sua parole e' riconoscere che il diritto alla propria identita' e' diritto alla vita, e che la vita viene prima di ogni cosa, prima anche della liberta' di espressione altrui. E quando il diritto alla vita e alla propria identita' vengono attentati quasi ogni giorno - conclude Miceli - prima li si mette in sicurezza e poi, al primo provvedimento successivo utile, li si bilancia con gli altri diritti, a partire proprio dal diritto di espressione".

"L'aggressione subita in pieno centro di Palermo da due turisti omosessuali e' un episodio gravissimo. La giovane eta' degli aggressori dovrebbe far capire a tutti a quali gravi conseguenze porta la propaganda dell'intolleranza e dell'odio che tanto spazio trova sui social e che niente ha a che fare con la liberta' di pensiero". Lo afferma Mariella Maggio, segretaria della federazione palermitana di ArticoloUNO. "E' la riprova - prosegue Maggio - di quanto sia urgente l'approvazione definitiva del ddl Zan: deve essere chiaro che la barbarie e la violenza non possono piu' essere tollerate nel nostro Paese".
"Le forze dell'ordine - osserva ancora la dirigente di Art.1 - sono chiamate a una maggiore vigilanza per garantire la sicurezza delle nostre strade, ma anche tutti i cittadini devono sentirsi impegnati a reagire di fronte a episodi come questo. Sara' poi indispensabile una grande offensiva culturale, a cominciare dalle scuole, per sconfiggere questa sottocultura barbara e feroce".

- "Troviamo preoccupante quanto accaduto a Palermo e Roma, che purtroppo sono casistiche che le associazioni ci denunciano quotidianamente .La legge contro l'omotransbifobia approvata alla camera e chiamata Ddl Zan non e' sufficiente, infatti se vediamo la giovane eta' degli autori, la legge con l'art.4 consente di chiamarci malati ed inferiori, e con l'art.7 viene di fatto proibito qualsiasi corso nelle scuole contro le discriminazioni verso le persone Lgbt (lesbiche, gay, bisex e trans) -dichiara Fabrizio Marrazzo Portavoce Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale - quindi, non aiuta a combattere i pregiudizi , anzi tutela gli omofobi che li alimentano, comportando paradossalmente l'aumento di episodi come questi denunciati oggi."

"La vile aggressione ad una coppia gay, verificatasi nelle scorse ore a Palermo, e' l'ennesima triste prova di quanto sia necessario accelerare i tempi per l'approvazione della legge Zan". A dichiararlo la senatrice del Movimento 5 Stelle Grazia D'Angelo. "Gli episodi di violenza vanno condannati a prescindere, ma l'aggravante dovuta a discriminazioni di natura sessuale deve invitare tutti ad una profonda riflessione. Il testo della legge Zan, in commissione Giustizia al Senato, e' la risposta nella quale il Movimento 5 Stelle crede e per la quale stiamo lavorando. La nostra azione - conclude Grazia D'Angelo - sara' in tal senso determinata".

 "L'aggressione subita da una coppia di giovani a Palermo e' un episodio gravissimo che va assolutamente condannato. Esprimiamo solidarieta' massima ai due ragazzi vittime di tale barbarie. Un simile episodio pero' non scoraggi turisti e villeggianti a soggiornare a Palermo e in Sicilia che rimangono luoghi ospitali, culla di civilta' e crocevia di popoli e cultura". A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle all'Ars a proposito dell'aggressione di una coppia di giovani gay aggredita in queste ore a Palermo.

"Condanniamo l' atto di aggressione avvenuto, a Palermo, nei confronti di una coppia gay. L'episodio non venga strumentalizzato pero' per varare l'incostituzionale Ddl Zan, in quanto violerebbe l' articolo 21 della Carta fondamentale del nostro Paese. Tale disegno di legge genererebbe inoltre tensioni sociali inaccettabili e ingestibili, tappando ingiustamente la bocca a chi desidera dire legittimamente che l' unica famiglia reale e' quella fondata sull' amore tra l' uomo e la donna". Lo dichiara in una nota Adriano Crepaldi, presidente di Azione Cristiana Evangelica, associazione radicata in tutte le 20 regioni italiane.
(ITALPRESS).