Con la pubblicazione della delibera della Giunta Regionale n.201 del 19 Maggio 2021 con la quale si procede ad una rimodulazione dell'offerta assistenziale dell'Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino si riapre il fronte della protesta per le sorti del plesso ospedaliero di Solofra. Il sindaco Michele Vignola ha richiesto un confronto urgente che si terrà il prossimo 28 Maggio alle ore 11.00 presso la Sala Maggiore di Palazzo Orsini, Sede Municipale, ai consiglieri Regionali di Avellino Vincenzo Alaia - Presidente Commissione Sanità Regione Campania, Maurizio Petracca, Livio Petitto, Vincenzo Ciampi, Rosa D'Amelio Consigliera delle Pari Opportunità Regione Campania, ai Sindaci di Serino e Montoro Vito Pelosi e Girolamo Giaquinto e ai Componenti del Comitato Sindaci ASL Avellino Enrico Franza Sindaco di Ariano irpino, Marcello Antonio Arminio - Sindaco di Bisaccia, Marco Marandino - Sindaco di Sant'Angelo dei Lombardi, Costantino Giordano - Sindaco di Monteforte Irpino.
Soltanto una settimana fa il governatore Vincenzo De Luca aveva parlato degli investimenti della Regione Campania nelle nuove infratrutture ospedaliere e nel potenziamento della sanità regionale, annunciando per l'Azienda Moscati di Avellino risorse per 50 milioni di euro e 10 milioni per l'Ospedale di Solofra per migliorare le tecnologie e le sale operatorie. Nessun accenno però al destino del Pronto Soccorso che diventerà, secondo il Piano regionale, un Punto di Primo intervento. E su questo si consuma lo strappo tra i rappresentanti del territorio, affiancati dalla deputazione irpina, e il governo regionale.
Molto critico anche il consigliere Livio Petitto che in una nota stampa sottolinea: "Il Landolfi di Solofra, nonostante le continue rassicurazioni degli ultimi mesi, subisce la sostituzione del proprio Pronto Soccorso mediante un “Punto di Primo Intervento”, da istituirsi in via sperimentale, la cui funzionalità e capacità operativa non viene in alcun modo esplicata, non essendo stata ancora individuata la graduale riattivazione dei relativi reparti, ad oggi chiusi e trasferiti presso il Moscati di Avellino. Mi chiedo in quale ottica è stato approvato tale provvedimento - scrive Petitto - atteso che non si ravvisano le condizioni per un miglioramento dell’offerta assistenziale, che dovrà essere oggetto di una rigida analisi. Infine, tale delibera, la cui legittimità giuridica è da verificare, realizza concretamente una modifica del Piano di Programmazione della Rete Ospedaliera, senza alcun confronto con il territorio, con le istituzioni locali, e le parti sociali. L’emergenza Covid ha dimostrato la vitale importanza delle strutture ospedaliere, della rete di emergenza-urgenza, e della sanità territoriale, che non può essere oggetto di semplice calcoli matematici, bensì di un programma unitario ed efficiente, che non può essere rimodulato “a colpi” di delibere" conclude Livio Petitto.