Altre tre medaglie d’oro, una d’argento e due di bronzo per il nuoto azzurro dalla piscina di Budapest. Simona Quadarella centra il “triplete” e si aggiudica l’oro, dopo 1.500 e 800, anche nella finale dei 400 stile libero degli Europei. La romana, classe 1998, si conferma imprendibile per le rivali in progressione e regina del mezzofondo: 4’04″66 il suo tempo, con quasi un secondo e mezzo di vantaggio sull’argento Anna Egorova (Russia) e più di due secondi sul bronzo Boglarka Kapas (Ungheria). “Avevo un po’ più di paura rispetto a Glasgow, non solo per quanto accaduto l’anno scorso ma anche perché non era un Europeo preparato”. Esulta Simona Quadarella. “Piango per un mix di cose, non me l’aspettavo. Ringrazio mia sorella, ho cominciato grazie a lei e forse sono diventata quella che sono adesso. Nell’ultimo 50 non ne avevo più ma ho dato tutto. Questo risultato mi dà una carica incredibile per l’Olimpiade”, ha aggiunto la romana.
Benedetta Pilato trionfa invece nella finale dei 50 rana. La giovanissima tarantina tocca a 29″35, vicinissima al record mondiale (29″30) fatto registrare ieri, in semifinale. Argento per Hulkko (Finlandia), bronzo per Efimova (Russia). La lombarda Arianna Castiglioni chiude sesta (30″35), a 13 centesimi dal podio. “Sono contenta, un po’ me l’aspettavo ma è comunque la mia prima medaglia in un Europeo. Non mi aspettavo di fare di meno di ieri, ma cinque centesimi vanno molto bene – le parole della Pilato – Torno a casa abbastanza soddisfatta, anche se volevo fare meglio nei 100”, ammette l’azzurra classe 2005.
A ruota Margherita Panziera domina la finale dei 200 dorso. La nuotatrice azzurra, trevigiana classe 1995, va in progressione dalla terza vasca e conquista l’oro in 2’06”08, sfiancando la resistenza della britannica Cassie Wild battuta con oltre un secondo e mezzo di vantaggio. Bronzo per l’ungherese Katalin Burian. “Sono veramente contenta del tempo, non me l’aspettavo e pensavo di fare come ieri. Significa che sto lavorando bene, sono felice perchè ho gestito una settimana cosi’ dura. Mi dispiace solo il modo in cui ho affrontato la gara rispetto a Riccione, in cui ero più serena. Qui ho basato la gara sul non farmi superare ma era comunque una finale europea”, spiega poi l’azzurra.
In campo maschile, invece, è arrivato l’argento di Alberto Razzetti, grande sorpresa della finale dei 400 misti. Il ligure recupera nelle frazioni con la rana e lo stile libero, chiudendo in 4’11″17 alle spalle soltanto del giovanissimo russo Ilya Borodin, che firma il record del mondo juniores (4’10″02). Non riesce a regalarsi il podio il veneto Pier Andrea Matteazzi, quinto e lontano dal bronzo del britannico Max Litchfield. Infine, nelle staffette 4×100 miste sono arrivati due terzi posti, firmati da Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi al maschile e da Margherita Panziera, Arianna Castiglioni, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini al femminile.
Italia terza nel medagliere (ma prima come numero totale di podi). Per l’Italnuoto un bottino di 27 medaglie: 5 ori, 9 argenti e 13 bronzi.
(ITALPRESS).