La Pirozzi torna sul podio europeo. Lo fa a Budapest con quella grinta che mancava da troppo tempo e una determinazione che fa ben sperare in ottica futura. La 4x200 stile libero azzurra è arrivata terza e la sannita ha avuto il difficile compito di lanciarla. La sua prima frazione è stata ottima. Il crono di 1’59’’63 nuotato è di tutto rispetto e fa seguito a quello della batteria del mattino quando era andata poco sopra i due minuti. La continuità che la Pirozzi ha dimostrato in questi Europei è un biglietto da visita che Butini non potrà ignorare.
La Gailli ha migliorato il crono del mattino e dei giorni precedenti scendendo per la prima volta sotto i due minuti (1:59.94 lanciato). Cosa che non è riuscita a fare la Quadarella (2’00’’61), reduce dal trionfo nei 1.500 stile libero. L’Italia però ha dato il cambio alla Pellegrini non lontana dalle medaglie.
La “Divina” è una garanzia e ha messo nel mirino Francia e Ungheria andandole a prendere, mentre la Gran Bretagna ha vinto facilmente. Le transalpine hanno ceduto lasciandole spazio per i sorpasso, le padrone di casa invece hanno resistito grazie alla sorprendente Kapas. Il crono nuotato dalla Pellegrini di 1’56’’54 vale un bronzo che, parole della divina, “è un punto di partenza per il futuro”.
L’esultanza delle azzurre, dopo il 7'56''72 nuotato, è stata espressa in un grande abbraccio collettivo. Perché insieme si vince e si cresce. Perché l’Italia della 4x200 stile libero può volare a Tokyo. La Pirozzi chiude così un periodo difficile durato troppo tempo. Si è rivista una nuotatrice sicura delle proprie potenzialità che può dare tanto in questa specialità. “La medaglia la dedico a me stessa –ha raccontato ai microfoni Rai- perché non ho passato periodi bellissimi, ma ci tengo a ringraziare Federica che ci ha fatto credere in questo progetto e ora siamo qui sul podio agli Europei». La chiamata di “capitan” Pellegrini non andava sprecata e Stefania Pirozzi ha risposto presente come solo gli atleti di spessore sanno fare.