San Lupo

In cattedra i Fagioli della Regina. La Pro Loco di San Lupo organizza per sabato 18 luglio la manifestazione ‘Antichi sapori… Il Fagiolo della Regina’, dedicata alla particolare cultivar di legume coltivato esclusivamente nelle campagne del piccolo centro sannita.

Un legume “reale”, che deve il suo nome ad un particolare episodio storico che vede protagonisti la regina Maria Teresa d’Austria e il noto personaggio locale cavaliere Achille Jacobelli, figura di spicco delle vicende sannite che animano il periodo storico che viaggia tra la fine del regno borbonico e l’avvento dello stato unitario sabaudo. La tradizione popolare narra che Iacobelli, facoltoso personaggio di origini sanlupesi frequentante la corte di Ferdinando II di Borbone, pensò di donare un sacchetto di fagioli, frutto della sua terra d’origine, riscontrando i favori della sorpresa regnante che, nel ringraziare il cavaliere, chiese il nome della bontà avuta in dono e degustata. Richiesta a cui Jacobelli rispose: Maestà, in vostro onore questi legumi saranno chiamati ‘Fagioli della Regina’.

Tra i poco meno di ottocento abitanti che animano questo grazioso borgo in pietra – profondamente segnato dalla storia e dall’emigrazione – sono soprattutto le donne e gli anziani a mantenere viva la piccolissima produzione di questa autentica prelibatezza: un fagiolo che si contraddistingue per il suo nobile valore nutritivo e per un’alta digeribilità, che rendono ancora più interessante la particolare morbidezza e dolcezza che ne caratterizza il gusto.

Un sapore di altri tempi, anche perché parliamo di una coltivazione che non è stata mai oggetto di un processo selettivo, nonostante le caratteristiche che la rendono non particolarmente facile. Parliamo, infatti, di una varietà di fagioli che si sviluppa particolarmente in altezza, richiedendo per la maturazione una quantità di acqua più consistente rispetto ad altre cultivar. A ciò bisogna aggiungere lo sforzo superiore per la sua difesa, considerato che si tratta di una specie facilmente esposta all’attacco di insetti e parassiti, che ne riducono in maniera consistente l’aspetto produttivo.

Allo sforzo di piccoli e sporadici produttori, da alcuni anni si associa quello della Pro Loco, che anche per quest’anno ha organizzato l’interessante evento (che si svolgerà in Largo Zampillo/Piazza Umberto I, a partire dalle ore 20.30). La manifestazione intende prima di tutto far conoscere le caratteristiche di questa bontà, da assaporare secondo antiche ricette del posto: con la cotica, con la laganella (pasta a mano) e nella versione classica con la bruschetta, con il menù arricchito anche dalle polpette contadine sanlupesi.

“L’evento – dichiara la presidente della Pro Loco, Annarita Focareta, alla sua seconda organizzazione – rappresenta un momento di promozione e di valorizzazione di un prodotto di nicchia, offrendo la possibilità ai visitatori di degustare un sapore di altri tempi, oltre a rappresentare l’unica vetrina dove poter acquistare questo raro fagiolo. Il tutto – aggiunge – condito da folclore e spettacoli. L’apertura dello spazio gastronomico sarà infatti anticipato dal motoraduno delle Aquile del Matese, ospitando, in via eccezionale, anche il Vespa Club Valle Telesina. Inoltre è previsto anche il concerto di musica popolare dei Sudterranea. A completare l’offerta dei sapori, la possibilità di poter degustare un sorso di ‘Lacrima di Janara’, una preparazione ‘Made in Pro Loco’ che vuole omaggiare un altro importante capitolo della storia popolare locale, quello legato alla figura della janara”.  

Redazione