“Nel 2020 durante la pandemia le infiltrazioni mafiose nelle società sono salite del 10 per cento e la Campania è tra le Regioni fortemente a rischio.

Il report diffuso ieri dal Viminale con il lavoro dell’Organismo permanente di monitoraggio e analisi del rischio di infiltrazioni nell’economia ha fatto emergere come in questo anno molte aziende in varie Regioni, travolte dalla crisi economica dovuta alla pandemia, si siano affidate alla criminalità organizzata: un campanello d’allarme che non possiamo ignorare”.

Così in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Mario Furore. “Dai dati - continua - emerge che durante l’ultimo anno c’è stato un incremento del 9,7% del numero di imprese messe sotto controllo giudiziario perché sospettate di infiltrazioni mafiose e un incremento del 7% delle segnalazioni per operazioni sospette.

Le variazioni societarie più significative si sono registrate nel comparto immobiliare e del commercio, ma considerati ad alto rischio anche il settore della ristorazione e degli alberghi. Questo report - spiega l’europarlamentare - non deve in alcun modo passare in secondo piano o si rischierebbe di spazzare via proprio in quelle Regioni dove le mafie storicamente erano più forti, anni e anni di duro lavoro di uomini e donne dello Stato che per quell’idea di libertà e giustizia hanno perso anche la vita.

Abbiamo il dovere di intraprendere misure ed azioni ad hoc a sostegno di quelle categorie più vulnerabili agli occhi della criminalità che, così come emerge dai dati del report non riguarda solo alcune Regioni del Sud. È per questo - conclude - che continuerò a portare avanti nelle sedi di mia competenza la battaglia per l’introduzione di misure ad hoc, come l’emendamento da me già presentato e approvato su un fondo specifico che potrebbe essere utilizzato in caso di calamità e che preveda un sostegno diretto al reddito delle imprese turistiche”.