La marcia di avvicinamento ai playoff, ma anche gli addii di Natalino Orrù e del dottor Gennaro Esposito. Il direttore sportivo dell'Avellino, Salvatore Di Somma, ha tenuto nel pomeriggio una conferenza stampa.
Confermate ufficialmente le indiscrezioni, raccolte la scorsa domenica e pubblicate su Ottopagine.it, in merito alla scelta del preparatore atletico di lasciare il club biancoverde. Di Somma ha motivato così la separazione, che non è stata ratificata formalmente essendo ancora in essere il contratto stipulato all'inizio della stagione e non essendo state rassegnate le dimissioni: “Vi spiego, inanzitutto, l’addio di Orrù. Tutto è accaduto venerdì scorso, io non c’ero nemmeno. Orrù è andato dal mister Braglia e da Giovanni D’Agostino ed ha comunicato che sarebbe andato via, che quello era il suo ultimo giorno con l'Avellino. Il mister gli ha chiesto: Come mai? Cosa è successo? Aspetta il direttore. Lui, però, non ha voluto nemmeno attendere il mio arrivo raggiungendo la moglie che lo aspettava nel parcheggio parlando con sette, otto, dieci calciatori. Non so i motivi. È una sua decisione, una sua scelta. Dieci giorni fa radunai la squadra, compreso lo staff tecnico, e raccomandai a tutti loro che durante il ritiro noi non volevamo nessuno che frequentasse l'albergo, che stesse assieme ai calciatori. Dissi che in albergo non volevo né procuratori, né amici degli amici, né famigliari. Punto. Da questa situazione credo che qualcuno si è risentito, si è dispiaciuto e ha fatto delle scelte. Sicuramente noi non abbiamo esonerato o mandato via il preparatore”.
Il nuovo preparatore atletico è, dunque, a tutti gli effetti Vito Barberio arrivato a stagione in corso per gestire il recupero infortuni: “Vito è molto, molto preparato, è un ragazzo molto serio. Lavora con noi già da qualche mese, si è integrato bene e andrà lui a sostituire Orrù”.
Prima del match con il Bari si era, invece, consumata l'uscita di scena del dottor Gennaro Esposito: “Non c’è nessun tipo di problema, abbiamo tanti collaboratori. Al dottor Esposito è subentrato un collega, il dottor Ciarimboli. La prima parte l'ha fatta Esposito, la seconda Ciarimboli. C’è, inoltre, da sempre, il responsabile sanitario ovvero il dottor Bianco oltre a un altro collaboratore, il dottor Materazzo. Tra l’altro il padre del dottor Ciarimboli fu il nostro medico in Serie A: un grande professionista, abbiamo bisogno di queste figure in società. Gente umile. Queste sono le persone che servono nel mondo del calcio”.
Reso noto il restyling dello staff tecnico e medico, sotto coi playoff: “Il lavoro verso i playoff procede nel migliore dei modi, la squadra ha entusiasmo, saremo pronti e cercheremo di vincere e andare in Serie B. Sicuramente dopo la partita con il Bari c’è stato un calo psicologico inconscio. Siamo andati a giocare a Vibo Valentia facendo una pessima partita e credo sia stata la partita che ci ha condannato per la corsa al secondo posto. Il Teramo è un’ottima squadra, ci sta pareggiare con una squadra che ha giocato i playoff. Con la Cavese, invece, siamo stati sfortunati e ci ha condannato una disattenzione. Sicuramente non pensavo potessimo arrivare terzi a inizio campionato, è il segnale che abbiamo lavorato bene. Siamo contenti, ma ora dobbiamo terminare l’opera. Vincere i playoff sarà difficilissimo, ma faremo di tutto per riuscirci. Il modulo che adotteremo? I numeri lasciano il tempo che trovano, mi interessa il saper soffrire, l’atteggiamento, le motivazioni- Superato il periodo del Covid abbiamo avuto tante certezze. Se faremo come fatto contro il Bari potremo arrivare lontano. Sono preoccupato nell’affrontare squadre come Matelica, Virtus Verona, Juve Stabia. Temo molto la Juventus Under 23. Braglia? È carico, sa come motivare al massimo i calciatori”.
Servono i gol degli attaccanti: “Fella e Maniero hanno fatto bene, ma da loro mi aspettavo molto molto di più. Spero che nei playoff mi facciano ricredere. Come squadra non dobbiamo temere nessuno, facendo la corsa solo su noi stessi”.
Così sul suo futuro: “Siamo tutti concentratissimi sui playoff, eventuali discorsi futuri verranno presi più in là. Siamo d'accordo anche con il presidente D'Agostino. Quando avremo finito di giocare programmeremo il futuro, se si potrà fare”.
Sul nuovo stadio: “Feci una battuta al presidente D’Agostino, cioè che loro butteranno giù il Partenio, ma che io mi identifico in questa struttura, qui abbiamo fatto la storia. Chiaramente il nuovo stadio, che, forse, è addirittura troppo grande per la nostra città, sarà qualcosa di straordinario, se dovessero riuscire a realizzarlo”.
Sulla morte di Filippo Viscido: “Non lo conoscevo granché bene, sono davvero dispiaciuto. Ho visto il video del funerale, vedere sua figlia che correva e sorrideva, perché non ha realizzato ciò che è accaduto, mi ha fatto piangere”.