Salerno

Dall’inferno al paradiso il cammino è arduo e irto di difficoltà. Il calcio a cinque, sport adrenalinico per eccellenza dati i rapidi rovesciamenti di fronte, oggi ha scelto Salerno quale cornice ideale per i suoi racconti. E siamo sicuri che sia soltanto un’altra pagina di un capitolo ancora tutto da scrivere.
I granatini erano a un passo dal kappaò contro Roma: s’erano quasi rassegnati al tabellone, che a pochi minuti dalla fine faceva registrare un parziale ingiusto per quanto visto sul rettangolo di gioco. Il cuore però è andato oltre l’ostacolo e il contropiede di un ispirato Giaquinto ha mandato in estasi i pochi presenti al Pala Tulimieri, che hanno esultato con la grinta da trentamila al nuovo vantaggio granata. L’ultima pennellata sul capolavoro granata l’ha passata Melillo, che a tu per tu con il portiere ha messo la parola fine all’incontro e consegnato agli annali una giornata di sport memorabile, che società, staff e calcettisti meritano per il lavoro profuso.
PRIMO TEMPO – De Riggi, privo dell’infortunato Dariel, recupera a poche ore dal fischio d’inizio Galluccio e lancia dal primo minuto Bianchini, Gheorghisor, Melillo, Severino, Malamisura. I granatini, complice il peso della disputa, partono con i giri bassi, cercando di limitare le sortite del cinque laziale. La gara si sblocca al 2’: Zaccardi, lanciato a tu per tu con Bianchini, punisce il pipelet granata. Nell’occasione del gol, rivedibile la scelta dell’arbitro che sorvola su un chiaro fallo ai danni di Severino. Qualche istante più tardi arriva il bis: Messina, servito da rimessa laterale, buca ancora una volta Bianchini e manda in estasi la panchina gialloblù. I granata avrebbero l’opportunità di accorciare con Napoletano, ma il calcettista cestina il calcio libero spedendo a lato.
SECONDO TEMPO – All’intervallo De Riggi scuote i suoi, che cambiano radicalmente approccio alla partita. Al 5’ Malamisura imbecca Melillo il quale, appostato sottoporta, accorcia il parziale. Roma non fa neanche in tempo a rimettere in ordine le idee che Gheorghisor, qualche istante dopo il fischio dell’arbitro, lascia partire un diagonale eccezionale che permette ai granata di rimettere la gara sui binari giusti. La reazione degli
ospiti arriva con Ditata, che su punizione impegna severamente l’attento Bianchini: il pipelet granata si rifugia in angolo. L’Alma spinge nella metà campo avversaria ma al 10’ arriva la beffa: Faziani, lasciato solo in area, deposita il più comodo dei palloni alle spalle del portiere salernitano. L’adrenalina in casa granata è a mille: neanche il tempo di riflettere che Severino smuove nuovamente il parziale con una bella conclusione da posizione centrale. A un minuto dalla fine l’Alma rischia grosso: Galluccio rimedia a una sbavatura difensiva ma è costretto a sprecare l’ultimo fallo per fermare il contropiede ospite. Al tiro libero si presenta Zaccardi che, tradito probabilmente dall’emozione, manda
la sfera a lato. La gara sembra prendere l’indirizzo dei supplementari ma a ventiquattro secondi dal termine arriva la svolta: Giaquinto ruba palla a metà campo e ingrana la quinta, presentandosi a tu per tu con l’estremo difensore avversario. L’ex FF Napoli lascia partire un diagonale impeccabile, mix di rabbia e agonismo, che fa esplodere la tribuna del Pala Tulimieri e fa guadagnare al calcettista la copertina di giornata. Roma prova l’arrembaggio finale ma è costretta a mettere i remi in barca quando Melillo, lanciato da Bianchini, deposita in rete e mette la parola fine agli ottavi. L’under è ora attesa dalla trasferta del 23 maggio contro l’Eur Massimo. In palio, l’accesso alle prestigiose Final di Rimini.