Guardia Sanframondi

Felicissimo anche Attila Valter che è riuscito a conservare la maglia rosa. "Una giornata perfetta per me e per tutta la squadra. Una volta che la fuga è partita abbiamo cercato di non prendere rischi. È incredibile vedere tutti i miei compagni che lavorano per me ed è fantastico poter fare un'altra giornata in Maglia Rosa".

Subito dopo il traguardo Lafay ha raccontato tutte le sue emozioni: "Avevo speso molte energie già nella prima parte di tappa per entrare nella fuga. Ci sono stati vari tentativi ma il gruppo non lasciava molto spazio. Poi finalmente la fuga è partita e dopo un po' il gruppo ci ha lasciato fare. A quel punto ho potuto recuperare un po' di energie. Nel finale ci sono stati diversi attacchi. Quando ho allungato e ho visto che nessuno mi seguiva mi sono meravigliato. Non riesco ancora a credere di aver vinto una tappa al Giro!"

Il gruppo dei migliori arriva a 5' dal vincitore con Evenepoel e Bernal che controllano senza problemi. L'ungherese Attila Valter riesce a conservare la maglia rosa. 

A braccia alzate sul traguardo di Guardia Sanframondi arriva Victor Lafay della Cofidis. Vittoria meritata per come il francese ha interpretato il finale. Per lui gli applausi del grande pubblico sannita, numerosissimo a bordo strada.  

Il francese è vicinissimo all'ultimo km e alla vittoria. Dietro si muove Gavazzi che va a prendere Carboni, ma sembra per lui impossibile riprendere il francese che ha 16'' di vantaggio.

Lafay scatta in faccia a Carboni e lo lascia sul posto. L'atleta francese della Cofidis sembra lanciato verso la vittoria dell'ottava tappa del Giro d'Italia.

All'inseguimento si porta Victor Lafay che si avvicina e riacciuffa Carboni a 2,3 km dall'arrivo. 

C'è un solo uomo al comando ed è l'azzurro Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè) con 15'' di vantaggio sugli inseguitori. Adesso comincerà il punto più duro dell'ultima salita che porta a Guardia Sanframondi. 

A 3km dall'arrivo ci prova Carboni e stacca Victor Campenaerts.

Alexis Gougeard (AG2R Citroen) continua ad inseguire a 100 metri senza riuscire a rientrare. A breve potrebbe essere preso dagli altri sei fuggitivi. 

Victor Campenaerts e Giovanni Carboni hanno preso 8'' di vantaggio sugli altri. A 5 km dall'arrivo sono in due al comando.

L'attacco di Kobe Gossens (Lotto Soudal) con Victor Campenaerts (Qhubeka-Assos) non ha prodotto frutti. Gruppetto compatto a 8,4 km dall'arrivo.

Si muove anche Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè) mentre si arriva a Castelvenere.

Cominciano gli attacchi: Kobe Gossens (Lotto Soudal) con Victor Campenaerts (Qhubeka-Assos) provano ad andare via a 10 km dall'arrivo.

A 13 km dall'arrivo di Guardia Sanframondi restano sempre nove uomini al comando. Ora la corsa diventerà molto tattica prima degli attacchi sull'ultima salita dopo il traguardo volante di Castelvenere.

20 km all'arrivo: i nove fuggitivi sono ancora insiene anche se Arndt ha provato a scappar via ma è stato subito ripreso. Attentissimo l'azzurro Carboni che è almeno sulla carta, il più forte in salita. 

Dopo aver superato Cusano Mutri, la corsa rosa attraversa Cerreto Sannita tra gli applausi dei presenti.

Approfittando di un rallentamento Garivia è riuscito a rientrare nel gruppetto dei fuggitivi che ora ha 6'30'' di vantaggio sul gruppo che non sembra interessato a giocarsi la tappa.

Gaviria a 32 km dall'arrivo è a 30'' dal gruppo dei fuggitivi. Il colombiano potrebbe non rientrare. 

A 37 km dall'arrivo scivolata per Gaviria, il colombiano della UAE Team Emirates) si è subito rialzato e ha cominciato ad inseguire. Lui è sicuramente il più veloce del gruppo di testa.

Anche il gruppo ha scollinato recuperando qualcosa sui fuggitivi che ora hanno 5'54'' di vantaggio. Il gruppo è tirato in discesa da Matej Mohoric che ha alzato il ritmo pennellando le curve che portano verso Pietraroja.

Il primo a scollinare è stato Goossens davanti ad Arndt e Gavazzi. I fuggitivi sono in discesa verso Pietraroja.

Manca un km alla Gran Premio della Montagna di seconda categoria di Bocca della Selva. La fuga ha un vantaggio di 7'14'' sul gruppo che sale regolare.

Fuggitivi e gruppo sono sulla salita di Bocca della Selva, con i primi che hanno ancora 7'26'' secondi di vantaggio. In fuga anche due italiani: Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè) e Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa).

Mancano 75 km all'arrivo, il vantaggio dei fuggitivi è di 6'46''. La fuga potrebbe andare all'arrivo, ma decisivo sarà il ritmo che il gruppo terrà sulla salita di Bocca della Selva. Occhio anche alla discesa dove qualcuno potrebbe provare a scappare via. 

Continua ad aumentare il vantaggio dei fuggitivi: a 90 km da Guardia Sanframondi è salito a 5'12''.

Intanto sul traguardo di Guardia Sanframondi sfila un gruppo folk del posto e continuano ad arrivare cicloamatori. Tra loro anche i nostri amici del "Nuovo Pedale Sannita" con cui nella giornata di giovedì abbiamo provato le fasi finali della tappa sannita.

Mancano 96 km al traguardo, si avvicina la salita di Bocca della Selva dove i fuggitivi dovranno tenere a distanza il gruppo se vorranno giocarsi la tappa. Il vantaggio è salito a 4'5''

La fuga ha preso più di 3' di vantaggio sul gruppo ed è composta da nove uomini: Alexis Gougeard (AG2R Citroen), Nelson Oliveira (Movistar), Victor Lafay (Cofidis), Kobe Gossens (Lotto Soudal), Niklas Arndt (Team DSM), Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), Victor Campenaerts (Qhubeka-Assos) che ha recuperato sui fuggitivi tra cui ci sono anche due italiani: Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè) e Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa).

A 108 km dall'arrivo ci sono otto uomini al comando con 25'' sul gruppo che insegue. 

Arrivano brutte notizie a 123 km dal traguardo. La maglia ciclamino, Caleb Ewan vincitore di due tappe, è stato costretto ad abbandonare il Giro d'Italia dopo una caduta al km 35 mentre il gruppo attarversava una galleria.

Ci provano anche Samuele Battistella e Gino Mader ma il gruppo non molla. Il percorso in leggera discesa rende tutto più complicato per chi vuole portare via la fuga. La corsa sta diventando durissima.

Dopo più di 30 km e diversi attacchi il gruppo non lascia andare la fuga. Tra i protagonisti il campione del mondo della cronometro Filippo Ganna, prima maglia rosa in questo Giro, che con la sua Ineos prova a tenere coperto Bernal.

Tra i più attivi in testa al gruppo c'è il tre volte campione del mondo Peter Sagan, anche lui vuole provare a far sua tappa di Guardia Sanframondi provando un attacco da lontano.

Sulla strada che porta a Lucera, dove nel 2010 partì una tappa con arriva a L'Aquila che regalò alla storia della corsa una clamorosa fuga bidone, continuano gli attacchi per portare via un gruppetto.

Alle 12:52, dopo qualche km di trasferimento dalla città di Foggia, la giuria ha dato il via alla tappa. subito scintille in testa al gruppo con diversi attacchi per portare via la fuga.

PRESENTAZIONE

Il Giro d’Italia torna nel Sannio. Lo fa oggi con l’ottava frazione da Foggia alla città del vino di Guardia Sanframondi. 170 km di emozioni su un tracciato per nulla banale. La tappa, che ha preso il via da Foggia alle 12:40, è adatta a fughe da lontano ma occhio anche ai big, qualcuno potrebbe decidere di “tenere la corsa” e provare ad alzare il ritmo sulla lunga ma pedalabile salita con pendenze del 4,6%, di Bocca della Selva. 20 km fino al “Gran Premio della Montagna” di seconda categoria utili a fare fuori le ruote veloci prima di buttarsi giù in discesa attraversando i territori di Pietraroja, Cusano Mutri, Cerreto Sannita, Telese Terme e cominciare a salire prima verso Castelvere e poi fino a Guardia Sanframondi. Il finale sarà movimentato. Lo strappetto che porta al paese, circa 2 km con pendenze del 10%, potrà fare la differenza. L’arrivo è previsto dopo le 17:00, mentre il passaggio sul GPM di Bocca della Selva dovrebbe avvenire intorno alle 15:00. Occhi puntati anche sul traguardo volante di Castelvenere dove il gruppo dovrebbe transitare poco prima delle 17:00.

Seguiremo insieme con aggiornamenti costanti questa tappa con arrivo nel Sannio che ospita il Giro per la quindicesima volta. Ma prima ripercorriamo insieme un po’ della storia della corsa rosa nel Sannio.

La prima volta era il 1925, il ciclismo era diverso ma la passione per i campioni del pedale aveva già toccato vette altissime. A Benevento vinse un nome d’autore, il primo campionissimo del pedale: Costante Girardengo. Nel 1965 la corsa rosa tornò in terra sannita per la tappa che da Rocca di Cambio arrivava a Benevento dove si impose Adriano Durante.

Nel 1971, invece, fu Ettore Gualazzini a vincere nella “dormiente”. Nomi importanti ma non come quelli che due anni dopo si giocarono la tappa. A Benevento ci fu il testa a testa tra il più grande di sempre, il belga Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck. Una sfida pazzesca vinta da quest’ultimo e che ancora oggi lascia un po’ di amaro in bocca al grande Eddy. Nel 1978 fu la volta di un grande del pedale italiano come Giuseppe Saronni che a Benevento vinse una delle sue 24 tappe. 

La prima volta di un paese della provincia arrivò nel 1987. Il grande protagonista fu Paolo Serino, amico dell’Avvocato Castellano che con una telefonata gli disse chiaramente “Voglio portare il Giro d’Italia a San Giorgio del Sannio”. Un sogno che si realizzò con la tappa vinta da Rosola in volata su Bontempi e Allocchio. Nel 1995 fu Telese Terme ad accogliere la carovana rosa con la cronometro che arrivava a Maddaloni dove lo svizzero Tony Rominger mise tutti in fila mettendo un importante mattoncino per la vittoria ottenuta a Milano. Il Giro d’Italia è tornato a Benevento nel 2002 con un arrivo in piena città. Lungo il principale corso cittadino fu l’australiano Mc Ewen ad imporsi davanti ad una folla festante. Nel 2009 nessuna volata ma arrivo in solitaria del compianto Michele Scarponi che tagliò il traguardo a braccia alzate come abbiamo ricordato anche ieri nell’articolo realizzato con l’aiuto dei cicloamatori del Nuovo Pedale Sannita di San Leucio del Sannio.

Nel 2012 a San Giorgio del Sannio il Giro tornò per una partenza che diventò una festa. Nulla di paragonabile però, al capolavoro fatto nel 2015 con una tappa tutta sannita: partenza a Benevento e arrivo a San Giorgio. Vinse Tiralongo in quello che viene ricordato come una delle frazioni più calorose della corsa rosa in Campania.

Dodici mesi dopo Benevento si è regalata un arrivo con un’altra volata che vide trionfare il velocista Andre Graipel. Il giorno dopo la corsa rosa ha fatto visita a Ponte per una partenza un po’ sfortunata per via della giornata di pioggia. Il 2018 invece fu una coloratissima Pesco Sannita a festeggiare la carovana rosa con l’avvio della frazione che si concluse a Campo Imperatore.

Oggi tocca alla “Città del vino” di Guardia Sanframondi, che potrà grazie al Giro d’Italia mostrare al mondo una cartolina tanto bella quanto speciale del suo ricco territorio.