Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana (ASI) al tavolo tecnico che ha seguito il rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del lanciatore spaziale cinese 'Lunga marcia 5B' e' possibile escludere la caduta di uno o piu' frammenti del detrito spaziale sul nostro territorio. Il secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia 5B e' rientrato nell'atmosfera all'alba su un punto dell'Oceano Indiano vicino alle isole Maldive, alle 4:24 ora italiana. 

La maggior parte dell'enorme missile Long March 5B, tuttavia, si è bruciata al rientro nell'atmosfera. Non è chiaro se qualche detrito sia finito su uno degli atolli che si trovano nell'Oceano Indiano

Il capo Dipartimento della Protezione Civile, in accordo con ASI e con gli altri partecipanti al tavolo, ha pertanto dichiarato concluse le attivita' operative, chiudendo il Comitato Operativo che era attivo in stretta reperibilita' e ringraziando tutte le componenti del Sistema Nazionale di Protezione Civile, i partecipanti al tavolo tecnico e le regioni direttamente interessate per l'impegno e l'attenzione profusi in questi giorni.
Il Dipartimento della Protezione Civile continuera' a seguire attraverso la Sala Situazione Italia, in stretto raccordo con l'Agenzia Spaziale Italiana, il rientro sulla Terra fino alla conclusione dell'evento.
(ITALPRESS).