"La sicurezza sul lavoro è un bene comune, deve essere quindi considerata un investimento per l'intera collettività e non un costo". Così in una lettera aperta indirizzata al ministro del lavoro Orlando del presidente di Confimpenditori Avellino Gerardo Santoli. "Per questa ragione ci pregiamo di chiedere la defiscalizzazione dei costi per la sicurezza per le piccole e medie imprese. L’investimento in sicurezza non può gravare solo sulle imprese, lo Stato deve contribuire e fare la sua parte. Lo Stato dovrebbe dire che i costi sostenuti per la sicurezza sul lavoro sono defiscalizzati. Crediamo che investire in sicurezza da parte dello Stato, consentendo alle imprese di detrarre dalle imposte i costi sostenuti, sia un dovere. La sicurezza non deve essere più un onore e un costo ma un dovere e addirittura un piacere. Bisogna installare nelle imprese e nei lavoratori la consapevolezza che bisogna operare in sicurezza. Per fare questo occorre il contributo da parte dello Stato non solo dal punto di vista normativo e ispettivo. Funzionerà? non lo sappiamo, però toglieremo qualsiasi alibi a quelle imprese che oggi continuano a non operare in sicurezza perché, a loro dire, non hanno soldi a disposizione". conclude Santoli