Salerno

Questa mattina il presidente di Confindustria Salerno, Antonio Ferraioli, e il presidente del Gruppo Chimica, Gomma, Plastica, Giuseppe Rinaldi, con una rappresentanza del consiglio direttivo allargato, hanno incontrato l'onorevole Piero De Luca per ribadire "l’importanza dell’eliminazione della Plastic tax e sottoporre alla sua attenzione le problematiche del settore operante in provincia di Salerno".

La plastic tax, la  tassa del valore fisso di 0,45 centesimi di euro per ogni chilo di prodotti di plastica da imballaggio, entrerà in vigore il primo gennaio 2022. L’imposta rischia di mettere in seria difficoltà tutto il comparto in provincia di Salerno che, tra produttori diretti ed indiretti, conta circa 250 aziende, che occupano oltre 5000 lavoratori, producendo ricavi che superano il miliardo di euro.

“Chiediamo a tutti i rappresentanti locali delle Istituzioni di contribuire alla nostra richiesta di abolizione della Plastic Tax - ha dichiarato Antonio Ferraioli, presidente di Confindustria Salerno -. Questa tassa procurerebbe un importante aggravio dei costi per le imprese senza risolvere in alcun modo le pur importanti problematiche ambientali legate alla cattiva gestione del “fine vita” del prodotto. Le imprese da tempo hanno investito in ricerca e tecnologia al fine di rendere sempre più sostenibili i processi e i prodotti, contribuendo, altresì, alla organizzazione della filiera del recupero. Ora è il momento di tutelare la competitività delle imprese, pena l’inevitabile diminuzione dei posti di lavoro nel nostro territorio.” 

“Il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Salerno definisce il nostro settore “formato da imprese nuove, con spiccata attitudine all’innovazione e alta propensione agli investimenti - ha sottolineato Giuseppe Rinaldi, presidente del Gruppo Chimica, Gomma, Plastica. Questo è indice dello sforzo che abbiamo fatto negli ultimi anni, testimoniato dal fatto che riusciamo a centrare tutti gli obiettivi di riciclo stabiliti dall’Unione europea. Le nostre imprese e le nostre produzioni non arrecano danno all’ambiente e, soprattutto, non è la plastic tax la panacea a tutti i mali. Essa metterebbe solo in enorme difficoltà un settore che, in termini di indotto e fatturato, è tra i principali in provincia di Salerno”.

“È stato un confronto costruttivo in cui mi sono state precisate le specificità del comparto e mi sono state sottoposte le perplessità relative alla Plastic Tax, la cui approvazione è stata rinviata a gennaio 2022, grazie anche all’impegno del Partito democratico - il commento di Piero De Luca -. Ho confermato la piena disponibilità al dialogo ed alla valutazione attenta degli interventi da mettere in atto a livello nazionale ed europeo per contemperare al meglio nei prossimi anni gli obiettivi fondamentali sostenibilità ambientale con la tutela di un comparto di eccellenza e di una filiera economica importante che include anche quella agroalimentare. Sarà decisivo, a tal fine, incentivare in particolare la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico per accompagnare la transizione del settore plastica verso soluzioni sempre più innovative e sostenibili. E sarà importante rafforzare anche con le risorse del Recovery Fund i processi, le reti e le infrastrutture necessarie per garantire lo sviluppo della strategia nazionale sull'economia circolare”.