Nè Sannio nè Irpinia, ma aree interne e basta: nessun distinguo, nessuna fuga. E' il mantra ripetuto dai vari attori che hanno partecipato all'incontro col ministro Delrio sull'asse Grottaminarda - Benevento. Asse che sarà fondamentale per le infrastrutture, che verranno, e per lo sviluppo, che porteranno. Si badi «Non Grottaminarda O Benevento - ha sottolineato più volte il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro parlando della piattaforma logistica - ma Grottaminarda e Benevento: questo deve essere l'input, e questo è l'input in base al quale decine di volte disturbo il ministro Delrio... perché altrimenti il rischio concreto è che la piattaforma non si faccia nè a Grottaminarda nè a Benevento». Un assunto ricalcato da Famiglietti, parlamentare e sindaco di Frigento, da Rosetta D'Amelio, presidente del consiglio regionale della Campania, da Erasmo Mortaruolo, consigliere regionale.
Pepe ha ricordato l'isolamento e il rischio desertificazione che vivono le aree interne, chiedendo a Delrio attenzione e invitandolo a tornare nel Sannio: «Lo aspettiamo per quando si inaugurerà un cantiere».
Mortaruolo, dal canto suo ha ricalcato i temi toccati nell'intervista a Ottochannel e assicurato un lavoro fianco a fianco con Rosetta D'Amelio, in regione, per le aree interne: «I nostri territori vanno riempiti di contenuti, oltre che di infrastrutture»
Esistono le aree interne dunque, e politiche da mettere in campo spurie da piccoli interessi e beghe campanilistiche per cancellare un periodo in cui le province di Benevento e di Avellino sono state quasi completamente eliminate dall'agenda del governo regionale.
Un isolamento che si vincerà con le opere che arriveranno, elencate da Del Basso De Caro, dalla Fortorina, al raddoppio della Telesina, all'alta velocità Napoli - Bari: «Opere che - ha ricordato il sottosegretario - sono già state deliberate, e su cui non c'è nulla da discutere, nonostante la diffidenza di alcuni».
Opere che dovranno portare investimenti, perché, come ha ricordato Delrio: «Non c'è posto migliore del sud per investire, e in questo dobbiamo credere».
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Cristiano Vella