Avellino

Il mondo delle associazioni del volontariato avellinese e la comunità senegalese si mobilita per riportare a casa Adama Seydi, il giovane senegalese stroncato a soli 22 anni da un malore fulminante ad Avellino.

Adama Seydi era arrivato in Italia nel 2017 ospite del CAS YouThink. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo e non potremo mai dimenticare il suo dolce sorriso. Ci stringiamo al dolore che ha colpito la sua famiglia e tutta la Comunità Senegalese. Richiediamo il contributo di tutti affinché Adama possa essere riportato in Senegal”. Questa la nota diramata sui vari profili social delle associazioni impegnate nell'iniziativa volta a raccogliere i fondi per il reimpatrio del corpo del giovane, dove ad aspettarlo ci sono i suoi cinque fratelli. L'iniziativa è stata messa in campo dagli amici della comunità senegalese di Adama e ha rapidamente raccolto tantissime adesioni.

Adama è morto ieri in un appartamento di via Serafino Soldi ad Avellino, dove era ospite di un suo amico. Improvvisamente si è sentito male ed è caduto in terra. I soccorsi, allertati subito dai suoi amici, non sono serviti. I Sanitari del 118 intervenuti hanno provato a salvarlo, ma per Adama, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Ad ucciderlo un arresto cardiocircolatorio fulminante, che non gli ha lasciato scampo.

Nelle scorse ore l’intera comunità senegalese e quella del volontariato si è mobilitata per avviare una raccolta fondi, per poter far tornare Adama in patria. La salma del giovane, che aveva ottenuto il permesso di soggiorno di asilo politico, è stata portata all'ospedale Landolfi, in attesa di poter essere trasferita in Senegal. I suoi amici senegalesi hanno subito avviato le procedure con il consolato per poter consentire al giovanissimo di poter tornare a casa.

Adama era nato a Casamance nel 1999 . Orfano di entrambi i genitori era partito alla volta dell’Italia nel 2017, a bordo di un barcone, in cerca di un futuro migliore.  Era arrivato ad Avellino, ospite di un centro di accoglienza, dove si era integrato nella nutrita comunità senegalese che vive in città. Poi, dopo qualche anno era partito, conservando rapporti di fraterna amicizia con i suoi connazionali che vivono nel capoluogo irpino. Pochi giorni fa era tornato a far visita ai suoi amici, ma purtroppo un destino crudele lo ha strappato alla vita nel fiore degli anni.