Benevento

«Le primarie? Pessima idea, ma è il tavolo che decide», «La coalizione? Chi ci sta sia convinto, è finito il tempo delle ambiguità». Questo in sostanza il messaggio che traspare dalla coalizione "In Cammino per il Cambiamento", dopo l'assemblea di Civico 22. 
Nell'incontro virtuale, come noto, è stato deciso di approvare il programma ma allo stesso tempo sono emerse le distanze tra "coalizionisti", area vicina al segretario Basile che pare robusta, e quelli che sarebbero disposti a rompere qualora la coalizione imboccasse una strada ritenuta "non all'altezza". 
E poi è stato deciso di proporre le primarie per scegliere il candidato sindaco. 


Idea non ritenuta buona, ma vagliabile, dalla coalizione, che in una nota firmata dai civici, meno Per e i Verdi che avevano avanzato perplessità nei giorni scorsi, e da Civico 22 congelata, precisa: «I soggetti politici, promotori delle liste civiche in calce, nell’apprendere gli esiti dell’Assemblea di Civico22, ribadiscono quanto già a suo tempo espresso e condiviso nelle iniziali riunioni in presenza della costituenda Coalizione per il Cambiamento. Il ricorso alle Primarie, in una perdurante fase di emergenza sanitaria, e anche considerati i tempi richiesti per la relativa organizzazione, ci appare come un’opzione tutt’altro che convincente rispetto alla strada maestra del confronto democratico tra i soggetti politici che, peraltro, hanno già co-redatto e condiviso la Bozza Programmatica da mettere a disposizione del prossimo candidato sindaco e di tutti coloro i quali vogliano discutere, insieme a Noi, dell’auspicato e indifferibile Cambiamento della Città di Benevento. In ogni caso ci atterremo, nel rispetto del principio di reciproca e leale dignità, alle scelte che il Tavolo della Coalizione vorrà assumere in proposito. Se il tavolo, pertanto, si esprimerà per la convocazione della Primarie, parteciperemo con impegno e convinzione».

Emerge poi il monito, visto che da una delle due relazioni, quella di Moretti, trapelava apertamente la possibilità di abbandonare il tavolo: «Sempre che a quel tavolo ci si sieda «con entrambi i piedi» e sempre che non si intendano concedere inutili vantaggi al candidato Mastella. Come stabilito e condiviso sin dall’inizio di questa avventura, è quel Tavolo, rigorosamente tra pari, l’organismo deputato al vaglio delle varie opzioni in campo. Alla sintesi, laddove possibile e sempre auspicabile, alla determinazione delle decisioni, con metodo democratico, in ogni caso».