Pompei

Avrebbe compiuto oggi 24 anni la ragazza che ieri ha deciso di farla finita, accoltellandosi all'addome prima di lanciarsi poi nel vuoto da una palazzina, verso un viale che porta ad un box garage, nel centro di Pompei.

Una triste storia che lasciato tutti sgomenti e addolorati. Una scena terrificante quella che si è presentata agli occhi dei soccorritori. 

Grazia è stata trovata agonizzante e priva di sensi da un uomo che si stava recando a prendere la sua auto nel parcheggio. La ragazza, studentessa universitaria di matematica all'Università di Fisciano, era già in cura da una psichiatra. Una famiglia perbene, che non le aveva mai fatto mancare il suo affetto, distrutta da un dolore così atroce e inaccettabile. 

La prima relazione dei soccorritori aveva fatto pensare a un episodio di violenza brutale anche a sfondo sessuale: caviglie rotte, tre ferite da lama al torace, abrasioni nelle parti intime. Il pm Antonio Barba della Procura di Torre Annunziata, con i carabinieri, aveva infatti disposto ispezioni e ricerche in tutto il palazzo a Pompei.

Poi dopo le testimonianze dei familiari e degli amici della vittima, il quadro è apparso subito chiaro soprattutto grazie al ritrovamento della borsa della ragazza in un androne al quarto piano dell'edificio, la finestra ancora aperta e nel pianerottolo, un paio di forbici ancora sporche di sangue utilizzate per trafiggersi più volte.