In Italia continua la lenta decrescita dei nuovi casi positivi al Coronavirus osservata nelle ultime settimane. Il numero dei nuovi casi su base settimanale e' diminuito dell'11,3% rispetto alla settimana precedente (ieri 13.814 positivi), con i ricoveri in terapia intensiva scesi per la prima volta da meta' marzo sotto le 3mila unita'. La percentuale di posti letto occupati da pazienti COVID-19 nelle terapie intensive e' al 32%, in diminuzione rispetto al 37% di una settimana fa. Negli ultimi sette giorni i decessi sono diminuiti del 14,8% rispetto alla settimana precedente (ieri sono stati 322).
I dati italiani sembrano in una fase discendente, ma la situazione epidemiologica resta "impegnativa", come definita dal presidente dell'Istituto superiore di Sanita' Silvio Brusaferro durante la conferenza stampa della Cabina di regia sui dati del monitoraggio settimanale. "Nessuno puo' escludere un nuovo aumento dell'incidenza dei casi, ma bisogna anche responsabilizzare le persone. Le aperture comportano sempre dei rischi, e' chiaro che non sara' un 'liberi tutti'" ha aggiunto Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute.
L'incertezza e' legata alle riaperture e al ritorno delle zone gialle. Da domani infatti oltre 50 mln di italiani saranno in zona gialla, dove sara' possibile consumare in bar e ristoranti, ma solo nei tavoli all'aperto. Riaprono i musei e riprendono gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all'aperto con la capienza massima ridotta del 50% e in ogni caso con un numero massimo di spettatori (500 al chiuso, 1.000 all'aperto).
Infine le scuole e le Universita' che tornano del tutto in presenza, tranne le superiori che restano al 50% con la didattica a distanza. L'unica regione di colore rosso sara' la Sardegna, mentre Basilicata, Calabria Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta in arancione. Tutte le altre in giallo. Intanto, il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato di aver firmato un'ordinanza che prevede il divieto d'ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni e' stato in India. I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all'arrivo e con obbligo di quarantena.
La situazione in India e' molto peggiorata nelle ultime settimane, con il Paese che e' diventato la fonte primaria dei nuovi casi giornalieri a livello mondiale.
Ieri e' stato segnato un nuovo record giornaliero di nuovi casi, dopo i record dei tre giorni precedenti: oltre 349mila, l'incremento piu' grande di sempre di un singolo paese da quando e' iniziata la Pandemia. In 3 giorni i nuovi casi sono stati piu' di un milione. Di conseguenza, anche i decessi sono schizzati verso l'alto, da cinque giorni stabilmente oltre i 2mila giornalieri (ieri record giornaliero con 2.767). Il sistema sanitario e' al collasso, con le terapie intensive piene e in carenza di dispositivi di protezione e ossigeno. Gli scienziati sono preoccupati anche dalla variante che si e' diffusa India, la B.1.617 individuata per la prima volta a ottobre scorso, anche se e' ancora presto per dire se abbia aumentato la pericolosita' del Sars-Cov-2 e se l'esplosione dei casi nel Paese sia dovuto a questo.
L'Organizzazione mondiale della Sanita' la classifica ancora come "Variante d'interesse" e non come "Variante di preoccupazione". Il Brasile continua ad essere l'altro centro della Pandemia: ieri sono stati registrati 3.076 decessi con 71.137 nuovi contagiati.
In Europa, la Germania ha adottato misure piu' stringenti per contenere i contagi: da ieri le aree con l'incidenza di piu' di 100 nuovi positivi ogni 100mila abitanti entrano il lockdown con coprifuoco dalle 22 alle 5. Venerdi' sono stati riscontrati oltre 50mila casi a fronte di 551 decessi. Nelle ultime due settimane i casi sono aumentati del 12%, i decessi del 10%. Anche in Francia le restrizioni continuano, con il coprifuoco in vigore dalle 19 alle 6. Ieri i nuovi casi notificati sono stati oltre 32mila con 217 decessi. Rispetto a due settimane fa casi (+7%) e decessi (+20%) sono in aumento. Diversa la situazione in Spagna dove le autorita' parlano di una stabilizzazione dei dati e di un graduale appiattimento della curva dovuto alle restrizioni e alle vaccinazioni (venerdi' piu' di 11mila nuovi casi a fronte di 95 decessi).
Gli effetti delle vaccinazioni sono chiare in Israele, da una settimana con meno di 10 decessi giornalieri (per due giorni di fila non ce n'e' stato neanche uno). Anche il Regno Unito e' in una fase discendente della Pandemia grazie a misure restrittive e campagna vaccinale di massa: questa settimana si e' registrato il piu' basso numero di casi e di morti da 8 mesi a questa parte.
Negli Stati Uniti sono iniziati a diminuire i casi in Michigan, New York e New Jersey dove nelle scorse settimane la situazione era peggiorata. A livello nazionale, i nuovi casi (ieri 50mila) sono diminuiti del 12% negli ultimi 14 giorni, mentre i decessi (ieri 718) sono diminuiti dell'1%. Secondo l'OMS, a livello globale ci sono stati oltre 145 mln di casi confermati e oltre 3 mln di decessi da inizio Pandemia.
(ITALPRESS).