Benevento

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Dopo l'incontro dell'Una Hotel, col commissario regionale Udc Giuseppe De Mita, arrivano le reazioni del segretario provinciale Santamaria. Reazioni piccate, visto che, come si ricorderà, Santamaria è in una posizione opposta a quella assunta dal partito alle Regionali. Subito all'attacco, infatti, Santamaria, che dichiara: «Se di irrilevanza e inconsistenza politica ed elettorale dell'Udc si deve parlare e allora in primo luogo dovremmo farlo non guardando ai risultati di Benevento ma a quelli regionali. Un partito che passa dal 9,40% delle regionali del 2010, quando elesse sei consiglieri ed esprimeva in giunta due assessori regionali di cui uno vicepresidente, al 2% delle regionali 2015, con l'elezione di soli due consiglieri e nessun rappresentante in giunta, non mi sembra che sia un partito che goda di grande salute e prestigio»
E attacca anche i suoi compagni di partito presenti all'incontro, Santamaria, rivendicando nuovamente la sua scelta: «A differenza dei tanti ipocriti presenti all'incontro io rivendico con dignità la scelta compiuta unanimemente dal gruppo dirigente provinciale dell'udc in quella circostanza di non presentare la lista nella circoscrizione di Benevento. Quella scelta fu frutto di una valutazione negativa del modo in cui si erano condotte le trattative per la presentazione delle liste e la sottoscrizione delle alleanze da parte dei vertici nazionali e regionali del partito. Che fosse una scelta compiuta unanimemente dal gruppo dirigente di Benevento - prosegue Santamaria - lo testimoniano le dichiarazioni stampa e le conferenze stampa rese congiuntamente dai vertici del partito, compreso qualche pentito di oggi, e dal fatto che nessuna voce si è levata in dissenso da nessuno dei dirigenti locali del partito. In politica si conquista la dignità - chiarisce ancora il segretario provinciale - se si ha il coraggio delle proprie azioni e l'orgoglio di confrontarsi anche quanto si è vinti. Devo purtroppo riconoscere che la miseria umana spinge, con l'aspettativa di ottenere qualche prebenda, i più codardi a consegnarsi in modo meschino al vincitore senza avere il coraggio di rivendicare le proprie azioni. La mia storia politica ed amministrativa testimonia la coerenza e la dignità con la quale ho condotto sempre le mie battaglie politiche e i riconoscimenti ottenuti sono il frutto dei risultati conseguiti sul piano elettorale. Non ho mai interpretato l'impegno politico come ambizione personale finalizzata alla conquista del potere tanto è vero che, pur essendomi candidato svariate volte per spirito di servizio rispetto al partito, non ho mai avuto la fortuna di trovarmi nominato in istituzioni di prestigio come a qualche altro è sempre capitato. Riconosco l'esigenza di una ripartenza e riorganizzazione dell'area politica moderata anche se ritengo, così come hanno fatto altri prima di me, che l'esperienza dell'UDC sia insufficiente e bisogna andare oltre. Certo - prosegue con ironia Santamaria - che se la rianimazione di quest'area e di questo progetto deve essere affidata ad alcuni medici presenti in quel convegno e che sono disposti a recitare tante parti in commedia sono davvero preoccupato. Pertanto proseguirò il mio impegno in questo senso - conclude Santamaria - coinvolgendo i tanti amici del partito che sono già da tempo orientati in questa direzione. A breve credo tra l'altro che sarà finalmente lanciata, da parte di alcuni leader politici nazionali affidabili come Pier Ferdinando Casini e che vedrà il coinvolgimento di tanti movimenti e personalità sul territorio come l'amico Clemente Mastella, una iniziativa che vada in questa direzione e che si propone la ricomposizione dell'area moderata che fa riferimento al popolarismo italiano ed europeo»

Cv