"Desidero esprimere i miei auguri per il 19 aprile della Gazzetta di Parma. Questa data - quella della copia piu' antica della Gazzetta - risale al 1735. Un anno che precede di oltre un secolo l'unita' d'Italia e che ci da' la percezione di quanti cambi d'epoca le successive redazioni della Gazzetta sono state testimoni. Festeggiare una simile ricorrenza, che coinvolge l'intera citta' di Parma, con un rinnovamento grafico e' un atto di fiducia e di coraggio che merita apprezzamento". E' quando afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato alla Gazzetta di Parma, che lo pubblica in occasione del 286/o compleanno del quotidiano.
"Viviamo una stagione difficile - aggiunge - La pandemia ha recato lutti e sofferenze. L'azione di contrasto ha imposto sacrifici pesanti alle persone e alla societa' nel suo insieme. Ma il senso di solidarieta' diffuso tra gli italiani, l'impegno e la dedizione di chi ha combattuto la malattia in prima linea, i risultati della scienza ci fanno sentire oggi piu' vicini i traguardi che tutti speriamo di raggiungere. Non torneremo - aggiunge - alle stesse condizioni di normalita' di prima. L'angoscia e le gravi difficolta' si sono intrecciate con strumenti nuovi per non fermare la vita della nostra societa' e si sono concretizzate alcune nuove opportunita'. Proprio per questo dobbiamo saper cogliere il cambiamento, che procede a velocita' crescente. Sara' questo il modo efficace per riprendere appieno le nostre attivita', per governare consapevolmente il passaggio da questa imprevista stagione drammatica a una nuova condizione di serenita'. Il giornalismo e' interrogato da questa prospettiva di rinascita civile, sociale, economica, per potervi contribuire, accompagnandola. Le democrazie hanno bisogno di un giornalismo vivo, libero, capace di essere espressione della societa' e, in questo modo, di concorrere a promuoverne lo sviluppo".
(ITALPRESS)
Mattarella: Giornalismo contribuisca alla rinascita del paese
"Le democrazie hanno bisogno di un giornalismo vivo, libero, espressione delle società"
Sara Botte