Uno degli sport maggiormente penalizzati dalla pandemia è stata la scherma. Dopo un anno di stop il grande carrozzone di spada, sciabola e fioretto era tornato a girare il mondo ma si è fermato subito dopo. La Federazione Internazionale ha deciso di annullare le prove previste ad aprile e maggio dopo il cluster che si è creato in particolar modo dopo la tappa di Budapest.

Dunque fino a Tokyo si gareggerà poco. Un problema per tante federazioni con gli atleti che potrebbero arrivare ai Giochi fuori forma e con poche certezze. Il carrozzone della scherma, purtroppo, essendo molto più povero di altre discipline abituate a girare costantemente il mondo come il tennis o il golf, soffre terribilmente questa situazione. L’unica cosa da fare è programmare il futuro per ripartire già dal 2022 con più certezze e un piano d’azione che permetta all’intero movimento di gareggiare in sicurezza. Del resto le Olimpiadi di Parigi distano solo tre anni e la scherma ha troppo bisogno della Coppa del Mondo per non rischiare di cadere nel dimenticatoio e perdere fascino agli occhi del grande pubblico.