La Farnesina, si legge su Twitter, "esprime forte preoccupazione per la notizia del deterioramento delle condizioni di salute di Aleksej Navalny e auspica che gli venga garantito accesso immediato alle cure mediche di cui ha bisogno".

Peggiorano le condizioni di salute dell’oppositore russo, attualmente detenuto in una colonia penale a 100 chilometri da Mosca e in sciopero della fame dal 31 marzo. L'Ue chiede, oltre al "rilascio immediato e incondizionato" che "le autorità russe concedano immediato accesso ai medici di fiducia" del dissidente.

"Navalny sta morendo. Dal 31 marzo e' in sciopero della fame per chiedere di avere accesso a cure adeguate per una doppia ernia al disco, ma le autorita' russe continuano a negargliele e, secondo Nabila Massrali, una delle portavoce dell'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, lo avrebbero sottoposto anche alla privazione del sonno, in violazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani". Lo dichiara Yuri Guaiana della segreteria di Piu' Europa. "'Nelle sue condizioni, e' una questione di giorni', dice la portavoce del leader dell'opposizione al regime di Putin, Kira Yarmish. Chiediamo all'Unione europea di fare tutto il necessario per evitare l'ennesimo omicidio di stato in Russia. Mai come in questo caso il silenzio sarebbe complicita'. La morte di questo martire europeo ricadrebbe come un macigno sulle nostre coscienze", conclude Guaiana.

"Bene la richiesta dell'Unione Europea per l'immediata liberazione di Aleksey Navalny. Le autorita' russe consentano, nel rispetto dei diritti umani, l'accesso ad un medico di sua fiducia per verificarne le condizioni di salute e si impegnino a rilasciare Navalny, detenuto per ragioni politiche". Lo scrive su Twitter Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo dei deputati del Pd.

"Come denunciano i suoi legali, le condizioni di salute di Aleksej Navalny sono gravissime e potrebbero comportare la sua morte da un momento all'altro. Come senatori del Pd chiediamo dunque al governo italiano di sostenere l'Alto rappresentante Ue Joseph Borrell nella richiesta della sua immediata e incondizionata scarcerazione. Navalny deve inoltre essere visitato in carcere dal suo medico. Permettergli di uscire di prigione e di curarsi e' un atto di umanita', un obiettivo che e' necessario perseguire con forza". Lo dice il senatore Alessandro Alfieri, capogruppo dem nella Commissione Esteri.
(ITALPRESS).