É prevista per questa mattina la riunione del Comitato tecnico scientifico per delineare le linee guida delle nuove misure anti-Covid. Le Regioni propongono le regole per far ripartire il Paese, anche nelle zone rosse. Con l'Italia in gran parte arancione, a rischiare la zona rossa potrebbe essere la Sicilia, che si aggiungerebbe così a Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta nell'area delle misure più restrittive. La Campania, invece, è verso la fascia arancione.  

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, annuncia: "Dobbiamo ascoltare il grido d'allarme dei medici che non possono essere lasciati solo in trincea. Bisogna essere tempestivi nelle chiusure quando serve e abbiamo il dovere di costruire una road map per l'allentamento delle misure sempre approvate all'unanimità dal Cdm. Ci sono le condizioni per guardare con fiducia alla fase che si sta aprendo" e "per raccogliere i primi concreti risultati del lavoro che svolgiamo da mesi grazie alle vaccinazioni". Anche per il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, "ci sono condizioni per pianificare una serie di riaperture. Dobbiamo pensare a un piano con date certe e scadenze, per dare modo di organizzarsi alle attività che hanno bisogno di più tempo per farlo, come nel caso del turismo. Ad esempio, agli albergatori dobbiamo dire già oggi che magari da giugno possono mettere in moto la macchina". 

Secondo il protocollo dei governatori, le misure previste per l'intero settore della ristorazione "possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo che della cena". Negli esercizi di ristorazione che prevedono posti a sedere non si consuma al banco dopo le 14. L'essere vaccinati non fa cadere l'obbligo di utilizzare la mascherina in bar, ristoranti, cinema e teatri.

Nei locali al chiuso vanno rispettati i due metri di distanza, all'aperto si riduce a un metro: in entrambi i casi va tenuta la mascherina quando non si è seduti. Nuove misure per le riaperture delle palestre, ma no allo sport da contatto fisico. Bisognerà inoltre regolamentare l'accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l'attività fisica.

Per cinema e spettacoli dal vivo, le misure si mantengono se integrate con tamponi all'ingresso, test negativi effettuati nelle ultime 48 ore e completamento della vaccinazione. Almeno un metro di distanza tra gli spettatori se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla. Si lavora anche alla revisione dei parametri del monitoraggio della Cabina di regia sui profili di rischio, con diverse ipotesi: dalla soglia minima sul numero di tamponi da effettuare in ogni regione a dati più recenti per la valutazione dell'Rt, fino ad un tasso di copertura vaccinale di circa il 70% per le fasce a maggiore rischio da tenere in considerazione nelle varie regioni.