Perché sentiamo sempre più spesso all'interno dei Tg nazionali parlare di odio razziale verso le comunità asiatiche e a cosa sta portando questa onda mediatica? Tutto è partito da metà marzo quando ad Atlanta, un uomo armato ha fatto irruzione in un centro massaggi dove ha sparato a nove persone, uccidendone otto. Sei di loro erano donne di origine asiatica. Non si è trattato di un caso: il 21enne accusato dell'assalto era mosso da odio razziale, rivolto alle donne di origine asiatica, che fonde violenza, razzismo, sessualizzazione e discriminazione. 

Così, mentre centinaia di donne scendevano in piazza a protestare al grido di #StopAsianHate, diverse associazioni univano i puntini e davano un nome a quanto stava accadendo. A fomentare l'odio verso la comunità asiatica sono stati anche politici e istituzioni: basti pensare all'ex presidente Trump che aveva etichettato la pandemia come "Kung Flu". Ma questo è solo l'ultimo e il più recente dei casi.

Ad oggi il movimento #StopAsianHate ha coinvolto anche l'Italia, non per le varie manifestazioni contro l'odio e la violenza razziale, ma per ciò che accade nel prime time della televisione, degli studi della Mediaset. A denunciare il tutto è stata una pagina Instagram, Diet Prada, un gruppo di watchdog di moda. Creato nel 2014 da due fondatori allora anonimi, ma che sono stati identificati nel 2017 come i professionisti del settore della moda Tony Liu e Lindsey Schuyler. L'account ha denunciato e segnalato una puntata di Striscia la Notizia, precisamente quella andata in onda lunedì sera, dove vede Gerry Scotti e Michelle Hunziker, schernire e caricaturizzare i cinesi. 

Diet Prada ha così commentato l'accaduto, allegando, ovviamente, le foto dei due conduttori: "Lunedì sera nello show televisivo satirico italiano Striscia la Notizia, i conduttori Gerry Scotti e Michelle Hunziker hanno introdotto un segmento sulla sede della RAI a Pechino. @GerryScotti, un ex membro del Parlamento italiano, e @TheRealHunzigram, un'attrice e modella svizzero-italiana, hanno iniziato prendendo in giro la pronuncia della lettera R dei cinesi, chiamando la rete "LAI" invece di "RAI". I conduttori hanno poi proceduto a tirare gli angoli dei loro occhi verso l'alto alla maniera dei comuni gesti razzisti destinati a caricaturizzare i tratti asiatici. A un certo punto, con gli occhi tirati su, la Hunziker ha parlato in modo incomprensibile. La trasmissione ha ricevuto 4.662.000 visualizzazioni secondo i dati Auditel, una società che misura i dati televisivi italiani. @StriscialaNotizia va in onda su Canale 5, un canale televisivo di Mediaset, una società di mass media di destra di proprietà dell'ex primo ministro Silvio Berlusconi.

Sia Scotti che Hunziker sono personaggi pubblici ben considerati in Italia che hanno preso posizione per i diritti LGBTQ e delle donne. Nel 2017, Hunziker, che è la moglie di Tomaso Trussardi (@TheRealTrussardigram), CEO del marchio di moda italiano @Trussardi, si è trovata attirata in una setta che le ha fatto il lavaggio del cervello e abusato mentalmente. Dalla sua esperienza, la presentatrice televisiva è stata attiva e schietta sui temi degli abusi sulle donne. L'Italia ospita la più grande popolazione di cinesi in tutta Europa, con circa 310.000 cittadini cinesi che costituiscono la terza più grande comunità di cittadini stranieri del paese. L'anno scorso, durante la prima ondata del coronavirus nel paese, le imprese locali hanno iniziato a bandire i cinesi dai loro stabilimenti. Quattro governatori delle regioni del nord Italia hanno anche ordinato che i bambini che tornano dalla Cina non frequentino la scuola per 2 settimane, come riportato dalla BBC. Ciò ha provocato la condanna del primo ministro Giuseppe Conte, che ha detto che non avevano alcuna autorità per farlo".

Il post, pubblicato nella notte italiana, ad ora ha ricevuto 90mila like e quasi 6mila commenti