"La riapertura delle scuole nonostante i ricoverati in piu' in Terapia Intensiva rispetto a quando le abbiamo chiuse? Rispetto ad allora ci sono 13 milioni di somministrazione di vaccino che sono state fatte e c'e' una curva che finalmente dai primi di marzo sta dando un primo segno di piegatura. Siamo consapevoli che c'e' elemento di rischio in presenza, sappiamo che l'apertura delle scuole in presenza comporta un aumento degli spostamenti ma il governo ha fatto una scelta. Una scelta che difendo con forza e rivendichiamo nella nostra collegialita', grazie alle misure di marzo e le prime dei settimane di aprile abbiamo accumulato un piccolo, piccolissimo tesoretto e abbiamo deciso di investirlo nella scuola perche' architrave della societa' italiana, leva essenziale della nostra societa'. La scuola ha pagato un prezzo altissimo in questi mesi e tra l'altro mancano solo due mesi alla fine della scuola. Quindi abbiamo concesso questi mesi in presenza per consentire ai ragazzi di riassaporare la scuola in presenza. E' una causa e una decisione giusta". Lo ha dichiarato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, a "che Tempo che Fa" su Rai3.
E ha aggiunto: "vogliamo fare tutto il possibile affinche' la scuola resti aperta fino a giugno. Abbiamo dato input alle aziende per attivita' di testing nelle scuole, c'e' una collaborazione piu' stretta tra SSN e scuole abbiamo provato a ridurre i momenti di picco quando si entra e si esce. Dentro le aule non ci sono situazioni emergenziali, si creano da tutto cio' che si crea fuori. Ci auguriamo di partire a settembre in altre condizioni", ha sottolineato il ministro.
(ITALPRESS).