Apice

Dopo l’incendio divampato ieri nella zona industriale di Apice, dove un vigile del fuoco è rimasto ferito, fortunatamente in modo lieve, a seguito dell’esplosione di qualche petardo abbandonato, secondo una prima ricostruzione, c’è oggi la rabbia dei cittadini e di alcuni operatori della zona, che da anni segnalano l'esistenza di una vera e propria discarica a cielo aperto. «Ho fatto quattro o cinque segnalazioni al comune di Apice- racconta un cittadino – ma niente. Guardate in che condizioni siamo. E’ vergognoso. Ieri notte sono venuti qui a gettare un materasso. Ed è una situazione che va avanti da tempo». Per un giovane imprenditore del posto invece: «Sono anni che abbiamo tutta questa immondizia, è una situazione generale di degrado, basta guardare i marciapiedi. Chiedo al sindaco e a tutta la giunta comunale di venire a pulire tutto questo schifo che sta qua».

E i disagi e le incurie nella zona industriale di Apice furono segnalate già due anni fa da atri due operatori del posto, che già all’epoca denunciavano «Continui atti di inciviltà e insieme alla mancanza di manutenzione da parte del Comune». E al centro della denuncia c’era tutta quella fascia del territorio comunale che percorre il lato destro dell’entrata alla zona industriale, per circa 300/400 metri, interessata dall’incendio di ieri, dove vi è una folta vegetazione al cui interno sono stati sversati rifiuti di ogni tipo. «La vegetazione è folta- spiegava un operatore- quindi non si vede tutto il resto dei rifiuti che persone incivili hanno sversato in modo illegale». All’epoca erano presenti rifiuti speciali come batterie per le auto, componenti di autovetture abbandonati, pneumatici, servizi igienici e addirittura componenti edilizie abbandonate da circa un anno (ancora presenti) che dovevano essere impiegate per la costruzione di un capannone industriale mai edificato.

Michele Intorcia